Utero in affitto

Il Tribunale supremo spagnolo respinge la maternità surrogata commerciale come «sfruttamento»

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Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

 

Il Tribunale supremo spagnolo ha stabilito che la maternità surrogata commerciale costituisce «sfruttamento inaccettabile» sia del bambino che della madre biologica, secondo El Pais.

 

Il caso riguardava una donna spagnola che aveva stipulato un contratto con una donna nello stato messicano di Tabasco nel 2015 per partorire un bambino con l’aiuto di un’agenzia di maternità surrogata.

 

Il Tribunale supremo ha dichiarato che l’adozione era l’opzione migliore per proteggere «l’interesse superiore del bambino». «Entrambi sono trattati come meri oggetti, non come persone dotate della dignità della loro condizione di esseri umani e dei diritti fondamentali inerenti a tale dignità», ha affermato la corte.

 

Il Tribunale supremo è stato turbato dalla formulazione del contratto di maternità surrogata . La madre biologica doveva acconsentire a far passare il bambino subito dopo il parto alla madre committente, a mantenere una dieta costantemente nutriente, a sottoporsi a frequenti ecografie, ad astenersi dai rapporti sessuali, a non farsi tatuaggi, piercing o interventi di chirurgia estetica, non fare a fare esercizio fisico vigoroso e rinunciare al suo diritto al segreto medico.

 

Il contratto lasciava anche nelle mani della madre committente la decisione finale sulla vita della madre surrogata se dovesse avere una malattia o una lesione pericolosa per la vita, inclusa la morte cerebrale. «La madre ha il diritto di mantenerla in vita con il supporto medico vitale, con l’obiettivo di salvare il feto fino a quando il medico curante non stabilirà che è pronto per la nascita», si legge nel contratto.

 

La corte ha ricordato che la maternità surrogata commerciale non è solo contraria alla legge spagnola, ma anche agli impegni internazionali firmati dalla Spagna, come la Convenzione sui diritti dell’infanzia e la Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne.

 

Dopo aver stabilito la legge, il Tribunale si è lamentato del fatto che la sua sentenza non era in contatto con la realtà della vita in Spagna oggi.

 

«Le agenzie di maternità surrogata operano senza alcun ostacolo nel nostro paese; pubblicizzano le loro attività […] nonostante l’art. 3.1 della Legge generale sulla pubblicità riguarda come illegale la pubblicità che minaccia la dignità della persona o viola i valori ei diritti riconosciuti dalla Costituzione spagnola». Organizzano persino fiere per commercializzare i loro prodotti, lamenta il Tribunale supremo.

 

 

Michael Cook

 

 

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

 

 

 

 

Immagine di FDV via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-SA 3.0)

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