Epidemie

Il traffico di latte umano per curare il Coronavirus

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Nella classifica dei rimedi più bizzarri intrapresi dalle persone desiderosi di proteggersi dal COVID, un posto particolare lo merita il latte umano.

 

Secondo la testata Daily Beast, si tratta di un vero nuovo trend degli USA.

Una schiera di adulti che consumano latte proveniente dal seno delle donne nella speranza che esso aumenti la forza del loro sistema immunitario

 

Apprendiamo dell’esistenza di una schiera di adulti che consumano latte proveniente dal seno delle donne nella speranza che esso aumenti la forza del loro sistema immunitario.

 

Sono quindi apparsi online diversi venditori di latte umano, che si giustificano dichiarando che ciò che vendono è una «sovraproduzione» del latte di alcune madri, che quindi vogliono metterlo sul mercato delle mamme sotto-produttrici, dei padri single, delle coppie di omosessuali etc., insomma vendono a chi il latte non può biologicamente produrselo.

 

Negli USA il latte umano è classificato come cibo, quindi può essere venduto senza i regolamenti che si applicano ad altri fluidi corporei.

Negli USA il latte umano è classificato come cibo, quindi può essere venduto senza i regolamenti che si applicano ad altri fluidi corporei

 

I venditori raccontano di guadagnare fino a 18.000 euro l’anno, facendo pagare il prodotto del proprio seno ben  €2,50 l’oncia.

 

Anche prima del coronavirus, vi erano nicchie di adulti dediti al consumo di latte materno a scopi immunologici. L’esposizione a taluni virus fa sì che le madri producano anticorpi che finiscono anche nel latte.

 

L’esposizione a taluni virus fa sì che le madri producano anticorpi che finiscono anche nel latte

Zuccheri complessi chiamati oligosaccaridi presenti del latte materno aiuterebbero anche contro batteri intestinali non benevoli.

 

Altri clienti in passato sono stati persone con malattie autoimmuni croniche, feticisti e culturisti – il latte materno contiene infatti il GH, l’ormone della crescita umano, costosissima sostanza favorita dai body builder negli ultimi anni per il guadagno muscolare e per altri vantaggi.

 

I venditori ora registrano un’impennata delle vendite, così come richieste di latte da donne che sono guarite dal coronavirus – così da immaginare il consumo di una sostanza già contenente gli anticorpi anti-COVID.

 

Per quanto bizzarro e scoraggiato di primo acchito dagli esperti, il principio dietro a quest’idea è studiato da almeno due grandi università

Per quanto bizzarro e scoraggiato di primo acchito dagli esperti, il principio dietro a quest’idea è studiato da almeno due grandi università.

 

Il dottor Lars Bode, un professore dell’Università della California San Diego – che riveste la cattedra di Collaborative Human Milk Research – ritiene che l’idea non sia così strampalata. Il suo laboratorio sta studiando la trasmissione del COVID nel latte e il ruolo degli oligosaccaridi, nella speranza di poterli riprodurre sinteticamente su scala massiva.

 

Anche a New York, precisamente alla Icahn School of Medicine dell’Ospedale Mount Sinai, stanno studiando se il latte materno contenga gli anticorpi del coronavirus.

Qualsiasi saranno i risultati, di una cosa rimaniamo certi: l’importanza fondamentale dell’allattamento al seno.

 

Qualsiasi saranno i risultati, di una cosa rimaniamo certi: l’importanza fondamentale dell’allattamento al seno.

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