Economia

Il sequestro delle riserve di valuta estera della Russia sta causando il suicidio finanziario degli USA: economista russo

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L’analista economico russo Sergej Glaz’ev, ministro incaricato dell’integrazione e della macroeconomia della Commissione economica eurasiatica, ha spiegato ieri alla radio Mosca FM che gli Stati Uniti, sotto la loro attuale guida, si sarebbero suicidati economicamente la scorsa primavera quando avevano deciso di impossessarsi della Russia riserve di valuta estera all’estero.

 

Il risultato di tale mossa è stato che tutti gli investitori del mondo si sono resi conto del fatto che trattare con il debito e i dollari statunitensi è  estremamente insicuro.

 

Secondo il Glaz’ev, l’azione ha portato la Federal Reserve ad accettare di acquistare ricevute di debito statunitensi.

 

Una tale mancanza anche solo di una parvenza di responsabilità finanziaria ha conseguenze importanti. Dopo la caduta dell’autorità del dollaro in tutto il mondo, ha affermato Glaz’ev, gli Stati Uniti perderanno il loro status di principale potenza mondiale, che alla fine si concluderà con il loro collasso finanziario.

 

Come una delle conseguenze, ha proseguito Glaz’ev, il declino degli Stati Uniti consentirà alla Cina di riunirsi pacificamente con Taiwan nel corso dei prossimi 10-15 anni.

 

Qualsiasi tentativo degli Stati Uniti di provocare la Cina in uno scontro militare diretto su Taiwan sarà destinato al fallimento.

 

Il Celeste Impero aspetterà in silenzio che l’America perda il suo potere – cosa che accadrà con il rapido degrado dell’intero sistema finanziario statunitense – e, di conseguenza, la perdita delle sue attuali posizioni e opportunità.

 

Anche nel breve termine, l’America sarà costretta a ritirarsi in secondo piano. La Cina, al contrario, aumenterà la sua potenza e il suo potenziale economico. E poiché il tempo è dalla sua parte, la leadership cinese agirà con saggezza e non scatenerà una guerra per riunirsi con Taiwan, ha affermato Glaz’ev.

 

Il Glaz’ev aveva già predetto negli scorsi giorni che il crollo finanziario USA avverrà entro il 2024, data fino alla quale la Russia dovrà resistere.

 

Come riportato da Renovatio 21, la mossa senza precedenti di sequestrare la valuta estera (si tratterebbe di 300 miliardi di dollari) della Banca di Russia depositata nelle Banche Centrali straniere è considerabile come il primo episodio di una vera guerra economica che mai si era vista nel corso della storia umana.

 

Ad organizzarla, ha scritto il Financial Times in uno scoop, c’era anche Mario Draghi.

 

Questo dovrebbe aver fatto riflettere politici, giornalisti e pure attori del «dissenso» rispetto al pericolo di rappresaglia che correvamo con Draghi a Palazzo Chigi. Invece, pare che qui, a parte Renovatio 21, nessuno se ne sia accorto…

 

 

 

 

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