Geopolitica

Il Senato USA vota per il sequestro dei beni russi

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Uno degli emendamenti alla legge di spesa omnibus presentato al voto dei senatori degli Stati Uniti riguarda il sequestro dei beni americani di individui russi per darli all’Ucraina.

 

L’emendamento è stato proposto dal senatore Lindsey Graham e dal senatore Sheldon Whitehouse. È stato approvato all’unanimità per l’inserimento nel disegno di legge di spesa omnibus, e poi è passato alla Camera, dove è prevista l’approvazione.

 

Graham, senatore assai chiacchierato per le sue posizioni di falco antirusso (ha chiesto varie volte l’assassinio di Putin) e per illazioni sulla sua vita privata, ha twittato dopo il voto che considera l’emendamento un «win-win per il popolo ucraino e il contribuente americano» e che si aspetta che miliardi di dollari vengano inviati all’Ucraina a causa di ciò.

 

Come riportato da Renovatio 21, mesi fa ha avuto luogo il sequestro di almeno 300 miliardi di euro di riserve della Banca Centrale Russa più il congelamento di 19 miliardi di euro di attività di individui russi da parte di un’iniziativa UE-USA volta a danneggiare Mosca.

 

Tale operazione senza precedenti – definita giustamente dal Financial Times come il primo vero atto di guerra economica della storia umana – è stata ingegnerizzata grazie all’aiuto decisivo di Mario Draghi, allora premier italiano con il grande bagaglio di expertise e contatti da ex presidente della Banca Centrale Europea.

 

Inizialmente la Svizzera aveva rifiutato la rivendicazione di Zelens’kyj sui beni russi confiscati nella Confederazione Elvetica, tuttavia tre settimana fa è emersa la notizia che Berna aveva congelato 8 miliardi di dollari di beni russi.

 

 

 

 

 

 

Immagine di Kmccoy Kmccoy pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)

 

 

 

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