Geopolitica

Il segretario della NATO Stoltenberg scrive sul Financial Times: «Dobbiamo soffrire per la democrazia»

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Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha pubblicato ieri sulla prestigiosa testata Financial Times un editoriale dal titolo «La NATO pagherà un prezzo, ma dobbiamo mantenere la rotta in Ucraina».

 

Lo Stoltenberg vi scrive che le popolazioni dei paesi membri della NATO accettano di dover soffrire per «difendere la democrazia» in Ucraina.

 

«La guerra in Ucraina sta entrando in una fase critica. L’inverno sta arrivando e sarà dura. Difficile per il popolo ucraino e per le forze armate che stanno combattendo per la propria libertà, e difficile per quelli di noi che lo sostengono», scrive il danese a capo dell’Alleanza Atlantica.

 

«La nostra unità e solidarietà saranno seriamente messe a dura prova, poiché le famiglie e le imprese subiranno la crisi dell’aumento dei prezzi dell’energia e del costo della vita causato dalla brutale invasione della Russia».

 

«Stiamo affrontando un semestre difficile, con la minaccia di tagli energetici, interruzioni e forse anche disordini civili. Ma dobbiamo mantenere la rotta e resistere alla tirannia, per il bene dell’Ucraina e per il nostro».

 

Lo Stoltenbergo quindi proclama che se le popolazioni dei Paesi della NATO non pagano in dollari, euro e sterline ciò per cui gli ucraini stanno pagando con la vita, «tutti noi pagheremo un prezzo molto più alto se la Russia e altri regimi autoritari crederanno di poter invadere i loro vicini e calpestare impunemente il diritto internazionale».

 

«Se la Russia smette di combattere, ci sarà la pace. Se l’Ucraina smetterà di combattere, cesserà di esistere come Nazione indipendente. Abbiamo la responsabilità morale di sostenere questa democrazia indipendente nel cuore dell’Europa».

 

Come riportato da Renovatio 21, Stoltenberg due mesi fa all’incontro NATO di Madrid che la guerra in Ucraina potrebbe durare anni e annunciò  che l’Alleanza Atlantica considera Russia e Cina come minacce alla sua sicurezza e ai suoi valori: quest’ultimi non è chiarissimo cosa siano, e si spera che non tirino fuori davvero la storiella della Democrazia, visto che Kiev ha proibito i partiti di opposizione, chiuso media non allineati, e ora sta toccando di fatto i sindacati della maggior parte dei lavoratori ucraini.

 

Come riportato a inizio del conflitto da Renovatio 21, vi è la possibilità che NATO entri in guerra ai sensi dell’articolo 4, molto meno conosciuto del famigerato articolo 5.

 

«L’articolo 4 consente di estendere l’ombrello della protezione della NATO a quei membri non NATO che l’alleanza considera un alleato, una categoria dove Stoltenberg ha chiaramente inserito l’Ucraina» scrisse all’indomani dello scoppio del conflitto l’ex ispettore delle Nazioni Unite per le armi Scott Ritter.

 

 

 

 

Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0), immagine modificata.

 

 

 

 

 

 

 

 

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