Geopolitica

Il segretario alla sicurezza di Kiev: una vittoria per l’Ucraina richiede lo scioglimento della Federazione Russa

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Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio Nazionale per la Sicurezza e la Difesa dell’Ucraina (NSDC), ha dichiarato al 10° Forum panucraino sull’autonomia locale a Leopoli che ci sono tre componenti per la vittoria nella guerra contro la Russia.

 

Una prima condizione è quella che ha definito «il crollo della Federazione Russa».

 

La seconda e la terza condizione sono il ritorno dell’Ucraina ai confini ufficiali del 1991 e «l’approccio di uno statista allo sviluppo dell’Ucraina», espressione che non ci è chiarissima.

 

Il Danilov ha poi sottolineato che «la vittoria è quando avrà luogo la deframmentazione della Federazione Russa, essa scomparirà dalla mappa entro i confini esistenti e smetterà di ficcare il naso nelle terre di altre persone (…) La vittoria sarà quando torneremo ai nostri confini del 1991, riporta a casa l’ultimo prigioniero di guerra e libera la terra dall’occupante…».

 

L’NSDC è presieduto dal presidente Volodymyr Zelens’kyj, coordina tutte le questioni relative alla sicurezza e alla difesa nazionale, compresi i militari, il servizio di sicurezza SBU, etc.

 

Come riportato da Renovatio 21, a inizio conflitto Danilov aveva dichiarato sul suo canale Telegram che tutti gli uomini che avevano lasciato l’Ucraina sono stati registrati: «Tutti gli uomini che hanno lasciato l’Ucraina dopo l’inizio delle ostilità saranno fermati al ritorno. “Dovranno spiegare dove e come sono riusciti ad attraversare il confine”».

 

Il 31 gennaio di quest’anno, quando si cominciava a parlare di un possibile intervento militare russo in Ucraina,  Danilov dichiarò che  «il rispetto degli Accordi di Minsk significa la distruzione del Paese. Quando furono firmati sotto la minaccia armata dei russi e sotto lo sguardo di tedeschi e francesi era già chiaro a tutte le persone razionali che sarebbe stato impossibile implementare quei documenti», aveva riportato Associated Press.

 

«Se insistono sul rispetto degli accordi di Minsk così come sono, sarà molto pericoloso per il nostro Paese» aveva dichiarato.,

 

Nell’articolo di AP Danilov se la prendeva quindi con la Germania, che all’epoca rifiutava di fornire armi all’Ucraina, accusando Berlino di non essersi scusata adeguatamente con gli ucraini per i crimini nazisti durante la seconda guerra mondiale, quando l’Ucraina faceva parte dell’Unione Sovietica: «purtroppo, non si sono scusati per aver ucciso milioni di nostri cittadini. Si scusano con i russi come se fossimo un unico Paese. Non dovrebbero quindi parlare di democrazia e dire che supportano i regimi autoritari e collaborano con loro».

 

 

 

 

Immagine di OSCE Special Monitoring Mission to Ukraine via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

 

 

 

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