Il Regno Unito boccia un’altra proposta di morte assistita

Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21

Questa settimana la Camera dei Lord nel Regno Unito ha bocciato un insolito emendamento a un progetto di legge sulla salute e l’assistenza e ha eliminato l’ultima iniziativa sulla morte assistita.

L’emendamento avrebbe richiesto al governo di redigere un disegno di legge sulla morte assistita entro un anno e di presentarlo al Parlamento.

Il voto è stato di 179 voti contrari e 145 voti favorevoli. È stato contrastato dal governo Johnson perché avrebbe stabilito un precedente per l’approvazione di una legge che richiedeva al 10 di Downing Street di introdurre un’altra legge.

Questa è la dodicesima volta che le proposte di leggi relative al suicidio assistito non vengono approvate dai parlamentari britannici. Questi fallimenti sono stati alla Camera dei Comuni (1997, 2015) alla Camera dei Lord (i tre tentativi di Lord Joffe tra il 2003 e il 2006, 2009, 2014, 2016 e 2020) in Scozia (2010 e 2015) e il voto di questa settimana.

La baronessa Campbell di Surbiton, del gruppo di lobby Not Dead Yet, ha commentato:

«Siamo lieti che la Camera dei Lord abbia respinto questo emendamento, che avrebbe introdotto il suicidio assistito dalla porta sul retro. Abbiamo bisogno di un dibattito ponderato, dettagliato e basato sull’evidenza su eventuali modifiche alla legge sul suicidio assistito, che includa le preoccupazioni delle persone disabili che vogliono sostegno per vivere, non sostegno per morire».

Il gruppo Humanists UK, che aveva informato i pari che sono favorevoli alla morte assistita prima del voto, è rimasto «sgomento» dal risultato.

«Il fallimento di questo emendamento priva coloro che necessitano di una morte assistita della scelta, della dignità e dell’autonomia su quando porre fine alla propria vita. Consentire alle persone di scegliere il modo e il momento della propria morte è il segno distintivo di una società compassionevole e dovrebbe essere un diritto fondamentale», ha affermato un portavoce.

Michael Cook