Alimentazione
Il Programma Alimentare Mondiale mette in guardia dalla crisi della fame in Sudan
La direttrice esecutiva del Programma Alimentare Mondiale (WFP), Cindy McCain, ha avvertito che la guerra di 11 mesi «rischia di innescare la più grande crisi alimentare del mondo».
Negli ultimi 11 mesi il Sudan è stato una zona di guerra a causa dei combattimenti tra il Consiglio nazionale di sovranità guidato dal capo dell’esercito Abdel Fattah al-Burhan e una ribellione guidata da Mohamed Hamdan Daglo, che comanda le forze paramilitari di supporto rapido.
Il conflitto ha ucciso decine di migliaia di persone, ha provocato lo sfollamento di 8 milioni di persone, ha distrutto infrastrutture e paralizzato l’economia del Sudan. Ora «sono in gioco milioni di vite, nonché la pace e la stabilità di un’intera regione», ha affermato la vedova McCain, riporta il quotidiano egiziano Al Ahram.
«Vent’anni fa, quella del Darfur fu la più grande crisi alimentare del mondo e il mondo si mobilitò per rispondere», ha detto, riferendosi alla regione occidentale del Sudan. «Ma oggi il popolo sudanese è stato dimenticato».
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Il WFP attualmente non è in grado di raggiungere il 90% delle persone che affrontano «livelli di emergenza di fame» e afferma che solo il 5% della popolazione del Sudan «può permettersi un pasto sostanzioso al giorno».
Un bambino su cinque che attraversa il confine era malnutrito, ha aggiunto, mentre 18 milioni di persone si trovano ad affrontare una grave situazione di sicurezza alimentare, 5 milioni delle quali vivono a livelli catastrofici di fame, la più alta classificazione di emergenza al di fuori della carestia.
Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato il Programma Alimentare Mondiale ha ridotto il volume degli aiuti alimentari forniti attraverso le agenzie delle Nazioni Unite in Afghanistan, Haiti e altri luoghi di estrema necessità, poiché le donazioni di fondi sono diminuite drasticamente.
Le tensioni in Sudan hanno portato perfino all’attacco all’ambasciata saudita a Karthoum, mentre l’OMS ha parlato di «enorme rischio biologico» riguardo ad un attacco ad un biolaboratorio sudanese.
Gli USA sono stati accusati l’estate scorsa di aver sabotato gli sforzi dell’Egitto per portare la pace in Sudan.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr