IVF
Il principale specialista francese in fecondazione in vitro è allarmato per gli sviluppi della fertilità
Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.
Uno dei maggiori esperti francesi di fecondazione in vitro sembra aver cambiato idea riguardo alla sua specialità. René Frydman non ha obiezioni etiche alla fecondazione in vitro, ma è costernato dalle conseguenze sociali.
In una recente intervista su Le Figaro sul suo nuovo libro, La Tyrannie de la réproduction, afferma che la convinzione dell’industria della fertilità secondo cui «tutto è possibile» è allarmante.
«Ho visto molte coppie esaurirsi in questa infernale ricerca di un figlio. Persone che non hanno alcuna possibilità persistono, ricorrendo a tecniche pesanti ed estenuanti i cui meriti possono essere contestati. … Quante volte ho sentito un sospiro di sollievo da parte di pazienti a cui dicevo che non c’era più speranza».
Dice che le persone devono essere consapevoli dei propri limiti:
«Il desiderio di avere figli è una cosa meravigliosa che ho difeso per tutta la vita. Ma questo desiderio non dà diritto a un bambino. Sono contro le molestie riproduttive. Vedo persone che si autodistruggono. In Francia abbiamo un sistema di procreazione medicalmente assistita estremamente generoso, rimborsato dalla Previdenza Sociale, con quattro tentativi coperti (sapendo che ogni tentativo costa 5.000 euro). Ciò, tuttavia, non dà diritto al figlio, ma solo al mantenimento».
«I medici non sono tenuti a obbedire ai desideri [dei pazienti] premendo semplicemente un pulsante. Non è automatico. C’è anche arroganza da parte della professione medica. Il medico che dice “ti darò un figlio”, che si sente investito di onnipotenza, come il medico americano che impiantò otto embrioni nel corpo di una donna che diede alla luce otto gemelli, la famosa “Octomom”».
Ha anche serie riserve sulla maternità surrogata:
«Molte persone non vogliono vedere che si tratta di uno sfruttamento del corpo delle donne, il che è paradossale in un momento in cui pretendiamo di proteggerle dalle violenze sessuali. Ma senza dubbio lo è. Ho effettuato più di 3000 consegne, so di cosa parlo. Durante la gravidanza e il parto si crea un legame che rende crudele la separazione tra il bambino e la persona che lo ha portato in grembo. Anche noi abbiamo fatto di tutto per evitarlo: adesso mettiamo il bambino subito vicino alla mamma, pratichiamo il pelle a pelle, consigliamo l’allattamento al seno. E con la maternità surrogata organizziamo [deliberatamente] questa separazione».
«Si parla molto oggi delle difficoltà della gravidanza e del parto (disturbi vari, episiotomia, depressione post parto, etc.), ma stranamente tutto questo scompare quando si parla di madri surrogate».
«Quando intervisti coloro che ne hanno beneficiato, siano essi omosessuali o eterosessuali, e che avevano un fortissimo desiderio di avere figli, cosa che possiamo comprendere perfettamente, tutto va molto bene. Ma ricorrere a una terza persona per soddisfare il proprio desiderio, e rischiare di provocare squilibri in questa persona, non è giusto».
Michael Cook
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.