Big Pharma

Il papa ha incontrato segretamente il capo di Pfizer

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Bergoglio avrebbe incontrato segretamente l’amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla durante il 2021. Il papa e il capo del gruppo farmaceutico primo produttore globale dei vaccini mRNA si sarebbero visti due volte.

 

Lo riporta il vaticanista, non nuovo a clamorosi scoop nel mondo ecclesiastico, Edward Pentin, che ne ha scritto sul National Catholic Register.

 

Gli incontri si sarebbero svolti in Vaticano in circostanze che Pentin ha paragonato all’incontro segreto di Papa Francesco del 2019 con Melinda Gates.

 

Tuttavia, lo scoop di Pentin non deve destare grande sorpresa. Come aveva detto a Renovatio 21 la guardia svizzera che ha rifiutando la vaccinazione obbligatoria ha dovuto lasciare il Vaticano, il Vaticano somministra per lo più vaccini Pfizer, a cui ora sono obbligati tutti coloro che lavorano nella città-Stato.

 

È inoltre noto come Bergoglio si sia fatto inesausto promotore dei sieri genici, arrivando a parlare della vaccinazione come «atto d’amore». Qualcuno ha giustamente ricordato che un «atto d’amore» senza pieno consenso può essere considerato uno stupro.

 

Pentin ha scritto che gli incontri sono stati confermati da «fonti vaticane» in quanto gli incontri non erano inclusi negli annunci quotidiani del Vaticano, rilevando anche che gli argomenti discussi erano ancora un mistero.

 

Si sarebbe trattato  di incontri segreti

Si sarebbe trattato quindi di incontri segreti.

 

Pentin ha chiesto lumi a Pfizer, che ha risposto: «non possiamo confermare o negare in quanto, secondo la nostra politica, i movimenti dei nostri dirigenti sono considerati confidenziali». Pentin ha quindi chiesto all’ufficio stampa della Santa Sede, che «non ha risposto alle ripetute richieste di conferma degli incontri».

 

Come oramai noto, la produzione del vaccino mRNA Pfizer è legata all’uso di cellule HEK-293, provenienti da aborto. Negli anni il Vaticano ha condannato l’uso di cellule fetali abortiti, pur smussando la posizione riguardo a sieri che secondo loro risponderebbero ad un’urgenza, ma sempre ricordando che il dovere del cattolico è di protestare contro l’uso di queste cellule e di quella che Mons. Athanasius Schneider chiama «industria fetale».

 

Come risulta da alcune mail trapelate da Project Veritas, Pfizer avrebbe cercato di nascondere l’uso di tali cellule, facendo riferimento anche alla Chiesa, che evidentemente era ritenuta un possibile ostacolo non indifferente alla diffusione dei vaccini COVID.

 

«Quello che mi preoccupava era che volevano tenerlo nascosto – aveva detto dello l’informatrice Strickler al fondatore di Project Veritas James O’Keefe – non volevano davvero uscissero informazioni sul fatto che stavano usando le cellule HEK per fare lo studio. Sono così ingannevoli nelle loro e-mail… ». Come noto ai lettori di Renovatio 21, HEK sta per Human Embryonic Kidney e 293 è il numero di esperimenti necessari per ottenere la linea cellulare dal rene del bambino abortito.

«Abbiamo cercato il più possibile di non menzionare le linee cellulari fetali… Una o più linee cellulari con un’origine che può essere fatta risalire al tessuto fetale umano è stata utilizzata nei test di laboratorio associati al programma vaccinale» avrebbe detto un superiore della Strickland.

 

A riprova dell’importanza del giudizio vaticano sulla questione di vaccini e cellule fetali il Chief Scientific Officer in una mail avrebbe scritto che «le cellule HEK293T, utilizzate per il test IVE, sono sostanzialmente derivate da un feto abortito. D’altra parte, il comitato dottrinale vaticano ha confermato che considerano accettabile per i credenti pro-life essere immunizzato. La dichiarazione ufficiale di Pfizer esprime bene la risposta ed è ciò che dovrebbe essere fornito in risposta a un’indagine esterna»

 

Oltre che sieri genici testati con le cellule di aborto HEK-293, la Pfizer produce anche pillole per l’aborto. La cosa non sembra più interessare i vertici vaticani.

 

Il CEO di Pfizer Bourla ha fatto un’apparizione pubblica in Vaticano nel maggio 2021, unendosi a una schiera di sostenitori dell’aborto (come la rampolla Chelsea Clinton, l’antropologa Jane Goodall, l’ex modella Cindy Crawford) e ad altri personaggi (come Anthony Fauci e il suo collega Francis Collins) alla quinta Conferenza internazionale sulla salute del Vaticano «Exploring the Mind, Body & Soul».

 

Come riportato da Renovatio 21, il Bourla durante un meeting online si è vantato di essere informato da CIA e FBI riguardo alla «diffusione della disinformazione».

 

Secondo il CEO Pfizer, coloro che diffondono «disinformazione» sui vaccini COVID sono «criminali».

 

«Quelle persone sono criminali», ha detto il numero uno di Pfizer al presidente dell’Atlantic Council Frederick Kempe durante un evento online. «Non sono cattive persone. Sono criminali perché sono letteralmente costati milioni di vite».

 

Secondo il sito Worldometer, la principale causa di morte nel 2021 è stata l’interruzione volontaria di gravidanza, con 42,6 milioni di morti. Più del 42% di tutte le morti dell’anno scorso riguardavano l’aborto. Dei cui frammenti la farmaceutica e la ricerca scientifica si servono per i loro prodotti.

 

 

 

Immagine di Bundesministerium für europäische und internationale Angelegenheiten via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0); immagine modificata nel ritaglio, nel colore, nel ritocco.

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