Geopolitica

«Il mondo si risveglierà dal conflitto ucraino con una Russia ampiamente rafforzata»: ex capo della marina francese

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In questo momento, invece di indebolirsi come dicono media e politici, la Russia si sta rafforzando. Una tesi che viene da una fonte autorevole, un ex vertice della Difesa di Parigi.

 

In un articolo pubblicato l’8 luglio sul sito web di un’associazione per la sicurezza, il Cercle K2, l’ex capo di Stato maggiore della Marina francese, l’ammiraglio Alain de Dainville, spiega come la difesa della Russia contro le sanzioni occidentali e la minaccia militare della NATO «sta aiutando a reindirizzare i flussi della globalizzazione» e rafforzare il ruolo della Russia nel mondo.

 

In primo luogo, l’interruzione degli scambi finanziari provocata dall’esclusione della Russia dal sistema SWIFT ha favorito l’emergere di sistemi concorrenti, l’SPFS russo e il sistema di pagamento interbancario transfrontaliero cinese (CIPS).

 

L’egemonia finanziaria dello SWIFT è sotto attacco in una rivalità incentrata sul vettore di trasmissione, ovvero i cavi in ​​fibra ottica su cui la Marina russa è, tuttavia, ben attrezzata per intervenire.

 

Vi è poi la riconfigurazione dei flussi di energia, che richiede l’adeguamento di infrastrutture, raffinerie, impianti di liquefazione e l’apertura di nuove rotte marittime per compensare l’inadeguatezza degli oleodotti e dei gasdotti, comportando un maggiore ricorso a petroliere e gasdotti, il cui fabbisogno e traffico sono in crescita, aumentando l’insicurezza sulle rotte marittime, soprattutto negli stretti.

 

Tuttavia, il punto più delicato toccato dal generale francese è la crisi alimentare, causata dalle difficoltà di esportazione dei cereali, la crisi più grave perché colpisce i bisogni vitali, destabilizza i paesi del Medio Oriente e dell’Africa e non può essere risolta stampando moneta.

 

La Russia aumenta quindi il suo status di potenza della globalizzazione attraverso il suo ruolo nell’OPEC+ e nella produzione di grano.

 

«Le potenze che hanno ambizioni marittime vogliono rimodellare i mari attraverso corridoi ferroviari o scavando canali, come l’Occidente ha fatto in passato con Panama e Suez. Esistono progetti, cinesi, turchi, iraniani, in Thailandia, intorno a Istanbul e altrove. La Russia non ne è immune, sviluppando il collegamento tra il Baltico e l’Oceano Indiano o con il Mediterraneo attraverso il Mar Caspio. Sta riattivando, seppur modestamente, la rete fluviale, denominata International North-South Transport Corridor, per espandersi verso l’Asia e collegare in 15 giorni San Pietroburgo a Mumbai».

 

La Russia «cerca così di creare un nodo di trasporto tra India, Cina e Russia in fuga dall’Occidente, nel Mar Caspio, che collegava con un canale al Mar d’Azov», ottenendo di aver «così aumentato il suo controllo sulle esportazioni di grano. La conquista della maggior parte del sud dell’Ucraina le permette di condividere il Mar Nero con la Turchia».

 

«La Russia può così raggiungere il Mediterraneo, ancorarsi un po’ di più a Tartus in Siria, la porta del Medio Oriente».

 

Insomma, «il mondo si risveglierà dall’incubo ucraino con una Russia protagonista della globalizzazione, supportata da una flotta che rimarrà formidabile, soprattutto sottomarina. Pertanto, la Russia sta cercando aggressivamente di difendersi sulla terraferma e di espandersi in mare, spostandosi dal suo tradizionale interesse per le steppe del cuore della sua nazione a spazi geo-economici più rivieraschi-marittimi».

 

Come nota EIR, s tratta della «prima volta che un funzionario in pensione di così alto livello rilascia pubblicamente tali dichiarazioni».

 

 

Il generale Alain de Dainville è segnalato come gollista.

 

 

 

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