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Il ministro delle finanze tedesco chiede di sospendere l’uscita dal nucleare

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Il ministro delle finanze Christian Linder ha proposto di prolungare l’eliminazione graduale dei reattori nucleari che dovrebbero cessare le operazioni entro la fine dell’anno.

 

«Dobbiamo parlare della questione dell’approvvigionamento energetico in modo non ideologico», ha detto Lindner, membro del Partito Liberaldemocratico FDP, al canale televisivo nazionale tedesco ARD il 7 giugno.

 

«Abbiamo centrali nucleari sicure» ha dichiarato il Lindner.

 

Tuttavia, il cancelliere tedesco Olaf Scholz  ha sottolineato in risposta alle osservazioni di Lindner che l’intero governo sosterrebbe l’accordo originale per eliminare gradualmente l’energia nucleare.

 

Sebbene comprenda «l’approccio non ideologico» di Lindner, ha affermato che il governo si atterrà comunque al suo approccio per «eliminare gradualmente l’energia nucleare».

 

La popolazione tedesca è sempre più favorevole all’estensione della durata delle sue centrali nucleari, secondo Euroactiv. Il 53% sarebbe anche dell’idea che le sanzioni alla Russia stiano rendendo la popolazione più povera.

 

Un recente sondaggio del gruppo elettorale dell’INSA, ha mostrato che il 50% dei tedeschi ha affermato che accoglierebbe con favore un’estensione della gestione delle centrali nucleari nel mezzo di una crisi energetica innescata dalla guerra in Ucraina.

 

La Germania, già Paese più industrializzato d’Europa, è assieme all’Italia il soggetto nazionale più colpito dall’attuale situazione di caos enegergetico, a cui si sono sommate negli ultimi mesi, in un piano tecnicamente suicida, le sanzioni alla Russia primo fornitore di energia del Paese.

 

Per sopperire alla catastrofe economica in corso Berlino ha appena preso in prestito altri 40 miliardi di euro per cercare di parare il colpo.

 

Le politiche energetiche «verdi» dei governi Merkel rimangono quindi in piedi nonostante il patetico e patente fallimento, oramai incontrovertibile: la Germania non ha vento per far funzionare i mulini a vento.

 

In Germania prezzi al supermercato sono già aumentati fino al 50%; i giornali spiegano ai cittadini tedeschi che devono lavarsi di meno per risparmiare energia.

 

blackout hanno già colpito il sistema ferroviario.

 

Il governo tedesco si aspetta rivolte a causa del calo energetico. L’idea è stata ribadita dal ministro dell’economia anche la settimana passata.

 

Il nucleare continua tuttavia in tutto il mondo. Mentre Berlino ha rinunziato alle centrali atomichela Francia continua ad investire sull’energia dell’atomo, pur dovendo chiudere metà dei reattori per «manutenzione o difetti».

 

Anche Israele non ha fermato la ricerca, mentre la Cina fatto sapere di aver compiuto un passo in avanti in fatto di tecnologia con una dimostrazione di un reattore atomico raffreddato ad alta temperatura su modulo a letto di ghiaia (HTR-PM).

 

Nella corsa al nuovo nucleare, dove la Germania non vuol partecipare, trova posto anche onnipresente Bill Gates, il quale starebbe costruendo una centrale nucleare sperimentale in una piccola cittadina americana.

 

 

 

 

 

Immagine di Felix König via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-SA 3.0)

 

 

 

 

 

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