Geopolitica

Il ministero degli Esteri russo accusa la «flagrante» violazione del trattato START da parte degli USA

Pubblicato

il

Il ministero degli Esteri russo ha accusato in una dichiarazione che gli Stati Uniti hanno violato «in maniera flagrante» per anni il trattato New START, ossia l’accordo sulla riduzione delle armi nucleari firmato da Stati Uniti e Federazione Russa a Praga l’8 aprile 2010.

 

Gli Stati Uniti hanno affermato di aver denuclearizzato una parte della flotta B-52 e messo fuori servizio 4 tubi di lancio su ciascun sottomarino missilistico balistico di classe Ohio per rispettare i limiti del trattato, ma Mosca si è lamentata del fatto che i suoi ispettori non sono stati in grado di verificare che tali modifiche siano ancora in atto.

 

«Di vitale importanza per valutare la conformità al New START è il fatto che Washington sta violando da tempo sostanzialmente le disposizioni fondamentali del Trattato sulle restrizioni quantitative degli armamenti rilevanti delle parti», ha affermato il ministero.

 

Secondo il ministero moscovita, i tentativi degli Stati Uniti di indagare sulla difesa di una serie di strutture russe che rientrano nel trattato New START, sostenendo gli attacchi di Kiev contro di esse, sono diventati palesemente provocatori e rischiosi.

 

«Inoltre, gli Stati Uniti hanno intrapreso tentativi chiaramente provocatori ed estremamente pericolosi per sondare la protezione di diverse strutture russe incluse nel Trattato. Gli attacchi armati contro di loro, lanciati dal regime fantoccio di Kiev, sono stati organizzati con l’ovvia assistenza tecnico-militare e di Intelligence di Washington», viene affermato.

 

Il ministero degli Esteri della Federazione Russa ha quindi dichiarato che è stato assolutamente cinico da parte degli Stati Uniti insistere sull’accesso immediato a queste e ad altre strutture strategiche in Russia nascondendosi dietro le disposizioni del New START sulle attività di ispezione.

 

«Di conseguenza, la capacità della Russia di condurre liberamente ispezioni di verifica su base completamente paritaria nel territorio degli Stati Uniti è stata ridotta, creando evidenti vantaggi unilaterali per gli Stati Uniti», continua il comunicato.

 

La parte russa ha ripetutamente espresso agli Stati Uniti le sue preoccupazioni e ha invitato Washington ad adottare misure per migliorare la situazione, «tuttavia, Washington ha continuato a compiere passi deliberati e dannosi per minare la sicurezza della Russia e aumentare la posta in gioco nella guerra ibrida totale lanciata contro la Russia dagli Stati Uniti».

 

«Tenendo conto di tutte queste circostanze, la Russia è giunta alla conclusione che gli Stati Uniti violano in modo sostanziale il Nuovo Trattato START, il che significa che questa violazione è di fondamentale importanza per la realizzazione dell’oggetto e dello scopo del Trattato».

 

Come riportato da Renovatio 21, l’annuncio della sospensione del trattato START sugli armamenti strategici è stato dato dal presidente Putin alla Duma di Stato – il Parlamento russo – nel lungo discorso proferito ad inizio settimana.

 

Una voce raccolta dalla CNN sostiene inoltre che i russi avrebbero condotto un test con missili SARMAT RS-28, detti in occidente «Satan 2», mentre Biden visitava Zelens’kyj a Kiev facendo proclami contro la Russia.

 

Come riportato da Renovatio 21, parte tuttavia certo che prima di andare in Ucraina a fare il suo show con sirene finte, l’amministrazione Biden avrebbe segnalato in anticipo il suo viaggio ai russi, di fatto, ha realizzato la portavoce degli Esteri Maria Zakharova, chiedendo a Mosca il permesso.

 

 

 

Più popolari

Exit mobile version