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Il Kansas fa causa alla Pfizer per le affermazioni «fuorvianti» sul vaccino COVID

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Lo Stato americano del Kansas ha avviato un’azione legale contro Pfizer per «affermazioni fuorvianti» che il colosso farmaceutico avrebbe fatto riguardo all’efficacia del vaccino contro il COVID-19 e ai rischi ad esso associati.

 

Lunedì, il procuratore generale del Kansas Kris Kobach ha intentato una causa sostenendo che la Pfizer aveva deliberatamente nascosto prove che collegavano il vaccino alla miocardite e alle complicazioni della gravidanza.

 

«Pfizer ha fatto numerose dichiarazioni fuorvianti per ingannare il pubblico sul suo vaccino in un momento in cui gli americani avevano bisogno della verità», ha dichiarato Kobach in una nota.

 

Nel giugno 2021, la Food and Drug Administration statunitense ha emesso un avvertimento in merito ai vaccini Covid-19 di Pfizer e Moderna sull’elevato rischio di miocardite e pericardite, entrambe rare condizioni di infiammazione del cuore.

 

Secondo la denuncia del procuratore generale, l’azienda farmaceutica americana avrebbe anche mendacemente affermato che i suoi vaccini erano efficaci pur sapendo che la protezione fornita dal vaccino contro il virus si indeboliva con il passare del tempo e non era sufficiente a respingere alcuni ceppi di COVID-19.

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Kobach ha anche sostenuto che la Pfizer aveva affermato in modo fuorviante che il suo vaccino preveniva la trasmissione del coronavirus, anche se l’azienda ha poi ammesso di non aver mai effettivamente studiato questo aspetto.

 

Inoltre, Kobach ha accusato l’azienda farmaceutica di collaborare con i social media per «censurare i discorsi critici» sui vaccini COVID-19. La causa accusava che le presunte dichiarazioni fuorvianti di Pfizer costituissero una violazione del Kansas Consumer Protection Act. Lo Stato ora chiede un risarcimento monetario non specificato.

 

La testata di Washington The Hill ha citato un rappresentante dell’azienda che ha affermato che la causa «non ha alcun merito» e ha insistito sul fatto che «le dichiarazioni fatte da Pfizer sul suo vaccino COVID-19 sono state accurate e basate sulla scienza».

 

Come riportato da Renovatio 21i, lo scorso novembre, il procuratore generale del Texas Ken Paxton ha intentato una causa simile contro il colosso farmaceutico, accusandolo di «aver travisato illegalmente l’efficacia del vaccino COVID-19 dell’azienda e di aver tentato di censurare la discussione pubblica sul prodotto».

 

All’inizio di questo mese, la Vrije Universiteit di Amsterdam ha pubblicato uno studio in cui si indicava che i professionisti medici e i destinatari dei farmaci avevano riportato «lesioni gravi e decessi in seguito alla vaccinazione» secondo «varie banche dati ufficiali». Secondo i ricercatori, gli eventi avversi «sospetti» associati all’inoculazione potrebbero aver contribuito all’eccesso di mortalità in 47 paesi tra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre 2022.

 

Secondo i dati federali, solo negli Stati Uniti sono state somministrate più di 366 milioni di dosi del vaccino contro il coronavirus originale di Pfizer.

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Immagine di Tony Webster via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic

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