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Il governo irlandese contro le mascherine per i bambini

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Siamo quasi alla metà di Agosto, e i bambini irlandesi stanno tornando a scuola – e senza mascherina. Lo ha deciso il governo.

 

Il vantaggio di indossare le mascherine nel ridurre la trasmissione di COVID -19 tra i bambini più piccoli nelle scuole è probabilmente piccolo, secondo un documento di ricerca commissionato dal governo irlandese e fatto uscire lo scorso marzo e riportato dal quotidiano dell’isola Irish Times.

 

L’Autorità per l’informazione e la qualità della salute irlandese (HIQA) ha informato la squadra nazionale di emergenza sanitaria (NPHET) che potrebbero esserci «conseguenze indesiderate» con l’uso di mascherine da parte dei bambini più piccoli, in particolare tra i bambini molto piccoli che hanno difficoltà a indossare correttamente i rivestimenti per il viso.

 

«Possono verificarsi più toccamenti dei volti, anche da parte di coloro che supervisionano i bambini (ad esempio gli insegnanti) quando hanno bisogno di assistere un bambino con una copertura per il viso; questo può portare a un contatto più stretto e potenzialmente al contatto con le secrezioni ad alto rischio», ha affermato l’HIQA nel suo documento consultivo sulla questione.

 

L’ente sanitario si è guardato dallo sconsigliare l’uso della mascherina, tuttavia ha affermato che l’obbligo per la fascia di età più piccola non dovrebbe essere implementato.

«Diversi membri di un gruppo di esperti HIQA hanno scoperto che ci sarebbe un potenziale di ansia o impatti negativi sullo sviluppo delle abilità comunicative e linguistiche, in particolare nei bambini più piccoli, dall’indossare mascherine»

 

Del resto, gli effetti dell’uso della mascherina sui bambini non sono una materia da prendere sottogamba.

 

«Diversi membri di un gruppo di esperti HIQA hanno scoperto che ci sarebbe un potenziale di ansia o impatti negativi sullo sviluppo delle abilità comunicative e linguistiche, in particolare nei bambini più piccoli, dall’indossare mascherine» scrive il giornale irlandese.

 

«Qualsiasi decisione di richiedere o raccomandare l’uso della maschera facciale nei bambini deve essere bilanciata con gli svantaggi percepiti associati al loro uso, ad esempio i potenziali effetti sulla comunicazione», ha affermato il regolatore.

 

Di questo studio governativo della scorso primavera, che sta determinando la politica scolastica sui bambini di un Paese membro della UE, in Italia, non si ha avuto alcuna eco.

 

Nemmeno negli USA: «Hai sentito questa storia? Forse no. Forse raccontarti cosa sta succedendo in Irlanda potrebbe sollevare domande scomode qui, come perché stiamo facendo il contrario negli Stati Uniti? Perché impostiamo le mascherine ai bambini? Quali dati stiamo utilizzando per giustificare tale decisione?» ha detto il giornalista TV Tucker Carlson nella sua trasmissione di ieri sera.

 

«Ad oggi, non c’è stato un singolo studio completo negli Stati Uniti che dimostri che i bambini dovrebbero indossare maschere a scuola o che le maschere aiuterebbero loro o chiunque altro in qualche modo».

 

«Ad oggi, non c’è stato un singolo studio completo negli Stati Uniti che dimostri che i bambini dovrebbero indossare maschere a scuola o che le maschere aiuterebbero loro o chiunque altro in qualche modo»

Ma della scienza, come della logica, non ce ne facciamo più nulla – lo abbiamo capito.

 

Nelle settimane in cui gli enti sanitari irlandesi pubblicavano i risultati della loro ricerca per escludere l’obbligo di mascherina dalle scuole, un ospedale pediatrico italiano, il celeberrimo Bambin Gesù di Roma, pubblicava un articolo dal titolo illuminante: «La mascherina all’aperto: perché è importante»

 

«Probabilmente una mascherina non impedisce direttamente a chi la indossa di contrarre il virus perché eventuali spazi vuoti tra la mascherina e il viso della persona possono far passare il virus SARS-CoV-2 – riconosce l’articolo del Bambin Gesù – ma un recente studio ipotizza che indossare una mascherina possa ridurre la quantità di virus inalata, riducendo così potenzialmente i sintomi e (a seconda del tipo di mascherina che si usa) di essere infettati».

 

Lo studio non è riportato quale sia, né tantomeno linkato. Tuttavia c’è la conclusione diretta: «Per questo motivo è molto importante che tutti anche i bambini indossino la mascherina anche all’aperto, fondamentalmente perché riduce il rischio di incontrare il virus».

 

Capito? Ad aprile gli irlandesi discutevano di la mascherina a scuola. Il Bambin Gesù invece la vuole mettere all’aperto, a «tutti i bambini».

 

Soprattutto oggi, mica ci stupiamo. Al Bambino Gesù lavora Franco Locatelli, direttore del dipartimento di oncoematologia, terapia cellulare, terapie geniche e trapianto emopoietico. Locatelli è membro del mitico CTS, il mistico direttorato tecno-sanitario che da quasi due anni ha le redini delle nostre vite.

Poche ore fa Locatelli ha cominciato a parlare non delle mascherine per i bambini che vanno a scuola, ma del vaccino alle elementari

 

Come riportato da Renovatio 21, poche ore fa Locatelli ha cominciato a parlare non delle mascherine per i bambini che vanno a scuola, ma del vaccino alle elementari.

 

«Vaccinando i bambini eviteremo focolai anche nelle scuole elementari e dunque il ricorso alla didattica a distanza. Limiteremo la circolazione del virus e la possibilità che contagino genitori e nonni. Sia la società pediatrica italiana, sia quella americana sono favorevoli alla vaccinazione dei bambini».

 

Possibile che in Italia non vi sia alcuna opposizione a questa follia? Possibile che l’Italia sia diventata così indifferente rispetto ai rischi della salute dei suoi figli più indifesi?

 

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