Il globalismo massonico non vuole la pace: mons. Viganò sulla UE contraria all’accordo tra Trump e Putin

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha affidato alla piattaforma socialcmedia X alcune considerazioni sull’imminente accordo tra Washington e Mosca riguardo al conflitto ucraino e sul ruolo dell’Europa, che pare contraria alla pace in procinto di essere siglata nelle prossime settimane.

«In questo momento storico in cui due grandi leader mondiali – il presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump e il presidente russo Vladimir Putin – stanno per concludere un accordo di pace per l’Ucraina, è a dir poco sconcertante vedere con quale cinismo l’Unione Europea e la NATO stiano cercando di impedire la fine di un conflitto provocato dall’élite globalista che manovra entrambi» scrive il prelato.

«Di fronte a questa ostinata determinazione a creare morte e distruzione, e ai vergognosi tentativi di ostacolare il processo di pace, dobbiamo esprimere il nostro sostegno a coloro che agiscono nell’interesse della pace e condannare apertamente le azioni dei guerrafondai asserviti al globalismo massonico».

Come riportato da Renovatio 21, monsignor Viganò in una lettera ai cattolici americani ha sostenuto che Donald Trump rappresenta una controrivoluzione contro il Nuovo Ordine Mondiale. In passato l’arcivescovo si era scagliato contro il «piano anticristico» di personaggi come Giorgio Soros, Hillary Clinton e Giorgio Mario Bergoglio, asserendo che la pace di Cristo è fondata sull’ordine divino, combattuto aspramente dalle forze mondane globaliste.

Non sono mancati i riferimenti di Viganò a Putin e al ruolo della Russia, ripetuti in varie interviste, in dichiarazioni ed in interventi alla TV russa così come in interventi all’annuale Congresso del Movimento Russofilo Internazionale di Mosca.

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Immagine da Exsurge Domine