Geopolitica

Il Giappone si allineerà ufficialmente alla NATO al vertice di Vilnius

Pubblicato

il

Il primo ministro Fumio Kishida, che parteciperà al vertice NATO della prossima settimana, prevede di offrire «maggiore sostegno all’Ucraina, un nuovo ufficio NATO a Tokyo e un nuovo accordo di partenariato» con la NATO. Lo sostiene il Japan Times, quotidiano di Tokyo in lingua inglese di estrazione liberale.

 

Al vertice NATO parteciperanno anche i leader di Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda.

 

Tutti e quattro fanno parte del gruppo dei «partner globali» della NATO dall’inizio degli anni 2010 e «si prevede che entreranno in partenariati più profondi con l’alleanza transatlantica», scrive il Japan Times.

 

«Anche la transizione pianificata verso il nuovo programma di partenariato su misura individuale (ITPP) della NATO entro la fine dell’anno appare molto più avanzata di quanto inizialmente riportato, con il vertice di Vilnius che probabilmente vedrà approvate le nuove partnership per ciascuno dei quattro Paesi, Jamie Shea, ex deputato l’assistente del segretario generale per le sfide alla sicurezza di emergenza alla NATO».

 

«”Gli ITPP sono stati negoziati e approvati a livello di ambasciatori”, ha affermato Shea, che ora è professore all’Università di Exeter in Inghilterra, aggiungendo che i leader userebbero il vertice per ‘appoggiarli ed evidenziarli come un segno di progresso'”».

 

Il Japan Times afferma che c’è resistenza da parte del presidente francese Emmanuel Macron, il quale sostiene che la NATO dovrebbe rimanere concentrata sulla propria regione.

 

Il teatro del Pacifico, oceano che non dovrebbe interessare il Trattato del Nord Atlantico ma che riguarda da vicino una Nazione che il segretario NATO dichiara apertis verbis essere l’avversario geopolitico dell’immediato futuro – la Repubblica Popolare Cinese – si fa sempre più caldo, e non solo per manovre di navi da guerra, caccia, droni e sommergibili.

 

Come riportato da Renovatio 21, a novembre 2022 la Cina si è opposta con veemenza al coinvolgimento del Giappone nella Difesa cibernetica NATO, programma che  include anche la Corea del Sud. I due Paesi asiatici che ospitano basi militari USA hanno così voluto cioè far parte del comando per la guerra cibernetica del Patto Atlantico.

 

Circa sei mesi fa, un attacco cibernetico ritenuto provenire dalla Cina aveva colpito istituzioni accademiche sudcoreane. Un attacco hacker ha colpito poco dopo la base militare americana di Guam.

 

Sei mesi fa gli USA hanno promesso di difendere il Giappone con armi nucleari, se necessario.

 

 

 

 

 

 

Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr.

 

 

 

 

Più popolari

Exit mobile version