Geopolitica

Il figliastro del nuovo massimo generale ucraino sostiene la Russia e indossa una t-shirt con la Z

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Il generale Aleksandr Syrsky è il comandante in capo delle forze armate ucraine, ma il suo figliastro sembra appoggiare la Russia. Il giovane Syrsky è stato filmato martedì mentre indossava una maglietta con la «Z» al consolato russo a Sydney.

 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha nominato Syrsky all’inizio di questo mese in sostituzione del generale Valery Zaluzhny, con il quale ha avuto disaccordi politici. Mentre Zaluzhny ha goduto di una notevole popolarità tra i ranghi, Syrsky è meno apprezzato – e meno probabile che venga visto come un rivale di Zelenskyj, secondo diversi media ucraini.

 

«Gloria alla Russia», ha dichiarato Ivan, indossando un berretto da cosacco e una maglietta con la lettera Z, simbolo associato alla parte russa nel conflitto ucraino. Ha anche esortato la Russia a «filtrare» meglio i «traditori», in quella che è stata interpretata come una frecciata al suo patrigno.

 

L’evento è stato organizzato da Simeon «Aussie Cossack» Boikov, un attivista molto noto per essere stato perseguitato per le sue posizioni contrarie alle restrizioni pandemiche durante il biennio COVID. «Aussie Cossack» (cioè «cosacco australiano») è nato a Sydney ed ha recentemente ricevuto la cittadinanza russa, citando la sua persecuzione da parte delle autorità australiane.

 

Il Boikov detto al giovane Syrsky che i cosacchi lo «proteggeranno» da qualsiasi attacco filo-ucraino.

 

 

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Secondo la testata russa KP, Ivan e il fratellastro Anton sono arrivati ​​in Australia con la madre, che aveva divorziato dal generale. Anton è il figlio biologico di Syrsky, mentre Ivan è nato da un precedente matrimonio.

 

La comunicazione con il generale si è interrotta nel 2014, quando Syrsky ha scelto di prendere parte all’ «operazione antiterrorismo» lanciata da Kiev contro le repubbliche del Donbass.

 

Boikov afferma che Ivan Syrsky ha partecipato a numerose attività filo-russe dal 2014 e che vorrebbe anche ottenere la cittadinanza russa.

 

Il video mostrava Boikov, Syrsky e i «cosacchi» riuniti che applaudivano la recente presa da parte della Russia di Avdeevka, la roccaforte ucraina pesantemente fortificata da cui le forze di Kiev avevano bombardato la città di Donetsk per quasi un decennio.

«Avdeevka è nostra, tutto sarà nostro, tranne il Kosovo, che è Serbia» dice Boikov nel video stimolando una risata. L’espressione viene da una battuta diffusa tra i russi finita anche su mostrine militari: «L’Alaska è nostra, tutto è nostro – tranne il Kosovo, che è della Serbia».

 

In un dettaglio che confonde la narrativa mainstream che prevede una separazione storica persistente nei secoli tra russi e ucraini, il generale Syrsky è nato nell’attuale Russia e ha prestato servizio nell’esercito sovietico fino al 1991, quando l’Ucraina ha dichiarato l’indipendenza. Suo fratello, suo padre e sua madre vivono ancora in Russia e, secondo quanto riferito, hanno avuto pochi contatti con lui negli ultimi anni.

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