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Il comando spaziale USA definisce lo sviluppo spaziale cinese una seria minaccia per gli Stati Uniti

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Il generale dell’esercito americano James Dickinson, comandante del Comando spaziale degli Stati Uniti, ha detto ai giornalisti in una teleconferenza dalle Hawaii che gli sviluppi spaziali della Cina costituiscono una seria minaccia per gli Stati Uniti.

 

«Continuano a costruire e costruire capacità che davvero, francamente, tengono a rischio la maggior parte delle nostre risorse nel dominio spaziale. È davvero un progresso… nelle loro capacità», ha dichiarato il comandante spaziale.

 

«La loro comprensione è che lo spazio è un pezzo molto importante non solo per il loro ambiente economico o economico globale, ma anche per l’ambiente militare. Continuiamo a osservarlo molto da vicino mentre continuano ad aumentare le capacità».

 

Tre taikonauti cinesi sono atterrati sulla Terra il 4 dicembre a bordo della capsula di rientro della navicella spaziale Shenzhou-14, ha riferito l’emittente statale CCTV, ponendo fine a una missione di sei mesi sulla stazione spaziale cinese.

 

La Cina sta pianificando due espansioni della stazione spaziale Tiangong («Palazzo celeste»), che è stata formalmente inaugurata la scorsa settimana, mentre i tre taikonauti che erano lì da sei mesi e i loro tre sostituti erano tutti a bordo.

 

Come riportato da Renovatio 21, Russia e Cina stanno cercando di uscire dal sistema GPS integrando i loro sistemi di navigazione satellitare.

 

Tre mesi fa è stata data notizia le missioni spaziali cinesi hanno scoperto una nuova risorsa mineraria sulla luna.

 

«Gli scienziati ritengono che l’Elio-3 sulla Luna sia promettente come combustibile pulito, sicuro ed efficiente per la generazione di energia da fusione nucleare in futuro» scrive l’agenzia stampa cinese Xinhua.

 

Secondo alcuni, l’Elio-3, un isotopo leggero e stabile dell’elio sarà il futuro combustibile dell’umanità. La sostanza si troverebbe in maggiore abbondanza sulla Luna rispetto che sulla Terra, essendo stata incorporata nello strato superiore della regolite – la coltre di depositi superficiali non consolidati, sciolti ed eterogenei che ricoprono la superficie dei corpi celesti rocciosi – dal vento solare per miliardi di anni.

 

L’Elio-3 sarebbe utilizzabile come combustibile nucleare in quella che chiamano «fusione aneutronica», cioè una fusione che non rilasci energia sottoforma di neutroni e quindi non abbia radiazioni neutroniche o ionizzanti dannose.

 

Come è possibile comprendere, la geopolitica lunare rivestirà a breve un’importanza immane. La conquista della luna da parte dei cinesi è già apertamente contestata dalla NASA.

 

 

 

 

 

Immagine di Shujianyang via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)

 

 

 

 

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