Arte

Il cinema francese promuove il suicidio assistito

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Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.

 

 

Un altro film che promuove il suicidio assistito, questa volta dalla Francia: Tout S’Est Bien Passé («Tutto è andato bene»).

 

È un film d’autore, recitato magnificamente, con dialoghi scattanti e su Rotten Tomatoes ottiene il 92% della critica.

 

Piuttosto che discutere l’etica del suicidio assistito, tratta la richiesta di morte come la cornice di un dramma familiare.

 

Un altro film che promuove il suicidio assistito, questa volta dalla Francia

Un uomo anziano con un passato oscuro, estraniato dalla moglie, ha un ictus invalidante. Chiede a una delle sue due figlie di aiutarlo a morire. Questo la fa innervosire, ma alla fine accetta di portarlo in una clinica per suicidi in Svizzera.

 

È diretto da François Ozon e basato su un romanzo di Emmanuèle Bernheim.

 

 

Una recensione su Variety riassume il film:

 

«La clinica svizzera dove André vuole farla finita addebiterà 10.000 euro per il privilegio, e il denaro, almeno, non è tra i vari problemi di questa nidiata. “Mi chiedo come facciano le persone povere”, riflette André. “Aspettano di morire”, scatta leggermente sua figlia. È uno scambio tipico della visione intelligente, misurata ma ancora profondamente umana di Ozon su un argomento scottante. Non puoi dare un prezzo alla vita, dicono. La morte, non tanto».

 

 

Michael Cook

Direttore di Bioedge

 

 

 

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube

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