Spirito
Il cardinale Zen celebra la messa in latino e guida la processione eucaristica del Corpus Domini a Hong Kong
Il cardinale Joseph Zen ha celebrato la Santa Messa in rito tradizionale e ha guidato la processione eucaristica per il Corpus Domini per le strade della sua città, Hong Kong.
Il 22 giugno, il 93enne cardinale e vescovo emerito ha guidato una processione per le strade di Hong Kong dopo aver celebrato la messa in latino per la solennità del Corpus Domini.
«Celebriamo la solennità del Corpus Domini, una festa istituita dalla Chiesa proprio affinché i fedeli possano permettere a Dio di entrare più profondamente nella loro vita quotidiana attraverso la Santa Eucaristia», ha scritto coraggiosamente il cardinale Zen in un post su X.
«Dopo aver celebrato la Messa tridentina (forma straordinaria del rito romano) presso la parrocchia di Maria Ausiliatrice a Hong Kong, ho guidato una processione eucaristica, portando la Santa Eucaristia fuori dalla chiesa e lungo le strade del campus», ha continuato.
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Nel suo post, che secondo i suoi amici intimi invia un messaggio sia alle autorità cinesi che a Papa Leone XIV, Zen ha sottolineato la resilienza e la dedizione dei cattolici cinesi, nonché la sua devozione al rito antico.
Zen è stato un aperto critico di molti elementi del pontificato di papa Francesco, tra cui questioni come le «benedizioni» per le persone dello stesso sesso, il Sinodo sulla sinodalità, le restrizioni della messa latina tradizionale e l’accordo del Vaticano con la Cina sulla nomina dei vescovi.
今天我們慶祝基督聖體聖血節,教會制定這節日的原意,正是要教友們藉著耶穌基督的聖體,讓天主更深入他們的日常生活中。
本人在香港進教之佑堂,主持特倫多彌撒(羅馬禮特殊形式)後,舉行聖體遊行,讓耶穌的聖體從聖堂走出來,走到街上。… pic.twitter.com/6AcalsvNNQ
— Joseph Zen (@CardJosephZen) June 22, 2025
Zen ha anche offerto una riflessione sulla festa che celebra Cristo presente nella Santa Eucaristia, affermando: «Gesù è veramente l’Emmanuele, Dio con noi. Egli desidera così tanto essere con noi che ci ha lasciato questo meraviglioso Sacramento, offrendosi sotto le specie del pane e del vino perché lo mangiassimo e lo bevessimo. Il cibo che mangiamo diventa parte del nostro corpo, ma quando riceviamo Gesù, diventiamo il Suo Corpo».
«A volte diciamo: ‘Non lasciamo Gesù solo nel tabernacolo’. Certo, questo è un modo di dire figurato», ha continuato.
«Quando Gesù rivelò il Suo Sacro Cuore, disse: “Questo cuore ha amato così tanto gli uomini, eppure è così poco amato”», ha dichiarato il Cardinale Zen. «Come se avesse bisogno della nostra consolazione. In verità, non è Gesù ad aver bisogno di noi, ma sa che noi abbiamo bisogno di Lui. Dimenticare Gesù è la nostra più grande perdita».
Come riportato da Renovatio 21, lo Zen è stato tra i più agguerriti nemici del documento sulle omo-benedizioni Fiducia Supplicans lanciato dal tandem Bergoglio-Fernandez.
Lo Zeno durante il Sinodo aveva criticato la lobby LGBT che ha descritto come «attivamente impegnata a promuovere i propri piani fuori dalla sala dell’assemblea mentre questa è in sessione», come testimoniato dai recenti eventi ospitati dal gesuita filoomosessualista Padre James Martin e dal New Ways Ministry.
«Ciò che preoccupa è che perfino quei cosiddetti “nuovi ministri pastorali” che sostengono il cambiamento di genere sono stati accolti calorosamente dal Papa negli ultimi giorni», ha continuato Zen, facendo riferimento diretto all’udienza papale del New Ways Ministry dello scorso fine settimana.
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Come riportato da Renovatio 21, monsignor Zen aveva dichiarato che il Sinodo mira a «rovesciare» la gerarchia della Chiesa per creare un «sistema democratico».
Lo Zen, inesausto critico del Sinodo sulla sinodalità, è al centro anche della questione sino-vaticana, con lo scellerato accordo tra Pechino e il Sacro Palazzo rinnovato poco fa. Il cardinale come noto sta subendo arresti e processi ad Hong Kong, mentre il Vaticano bergogliano si piega al Partito Comunista Cinese.
In una conferenza stampa aerea, di ritorno da Budapest, Bergoglio aveva di fatto mollato il cardinale Zen, ex arcivescovo di Hong Kong che ha passato la vita a combattere le persecuzioni della Cina comunista e a difendere quei cattolici cinesi «sotterranei» che da quando è in corso l’accordo sino-vaticano, hanno il tremendo timore di essere stati abbandonati dal Vaticano.
Zen è sotto processo nella nuova Hong Kong telecomandata da Pechino: l’assenza di mosse del Vaticano per difenderlo ha spinto persino il Parlamento Europeo (!) a chiedere alla Santa Sede di fare qualcosa.
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