Big Pharma

Il capo Pfizer parla del nuovo vaccino: «una volta all’anno è più facile convincere la gente». No vax «criminali» che guadagnano dalla disinformazione»

Pubblicato

il

Il CEO di Pfizer Albert Bourla ha discusso pubblicamente dell’idea di avere vaccinazioni di richiamo COVID solo una volta all’anno, invece che ogni pochi mesi.

 

Il tutto non senza attaccare le persone contrarie al siero mRNA, definite «criminali» che «traggono profitto dalla circolazione di disinformazione».

 

Queste dichiarazioni programmatiche di Bourla sono state fatte in una serie di interviste con i canali televisivi israeliani. Come noto, Pfizer e Israele hanno un rapporto cementato, secondo alcuni profondo fino al punto di essere misterioso, con accordi definiti dagli stessi giornali israeliani come «segreti». Bourla proviene da una famiglia di ebrei sefarditi di Tessalonica, e in questi mesi è stato blandito ripetutamente dallo Stato di Israele, al punto che gli è stato assegnato quello che è stato definito come il «Premio Nobel ebraico».

 

L’amministratore delegato di Pfizer ha affermato ai media dello Stato ebraico che «non sarebbe un buon scenario» se le persone dovessero fare la dose booster ogni quattro o cinque mesi. «Quello che spero è che avremo un vaccino che dovrai fare una volta all’anno», ha detto lo scorso sabato al notiziario di Channel 12.

Per Bourla  la dosa annuale sarebbe «più facile da ricordare per le persone»

 

Colpisce il fatto che Bourla per giustificare questa nuova ipotesi tempistica sul vaccino abbia usato, più che ragionamenti biomedici, argomenti di marketing: per Bourla  la dosa annuale sarebbe «più facile da ricordare per le persone», definendola quindi come «una situazione ideale»  da  «una prospettiva di salute pubblica».

 

Il CEO di Pfizer ha quindi scoperto qualche carta della ricca azienda dei sieri mRNA per il prossimo futuro: «stiamo cercando di vedere se siamo in grado di creare un vaccino che copra Omicron e non dimentichi le altre varianti e che potrebbe essere una soluzione», ha aggiunto il CEO, indicando che un nuovo vaccino calibrato per la variante potrebbe essere prodotto in serie da marzo.

 

In un’intervista separata con il notiziario di Channel 13, Bourla ha ammesso che c’è una «considerevole minoranza»  di persone riluttanti a prendere il vaccino. All’interno di questo gruppo, l’amministratore delegato del colosso farmaceutico – che  è riportato aver guadagnato  almeno 21 milioni di dollari nel solo 2020 – ha indicato «una piccola minoranza di persone che traggono profitto dalla circolazione di disinformazione»,  attaccandole ferocemente definendole «criminali».

Le persone contrarie al siero mRNA sono definite «criminali» che «traggono profitto dalla circolazione di disinformazione»

 

Non è la prima volta che Bourla attacca violentemente i contrari alla sua sierizzazione genica. Tre mesi fa aveva attaccato con le stesse parole chi, a suo dire, diffonde «disinformazione»: «non sono cattive persone. Sono criminali perché sono letteralmente costati milioni di vite», aveva dichiarato il supermanager farmaceutico.

 

Bourla aveva poi vantato ad un incontro di essere informato, non si sa a che titolo, dalla CIA e dall’FBI per quanto concerne «la diffusione della disinformazione».

 

La settimana scorsa era emerso che il Bourla aveva incontrato segretamente Bergoglio almeno due volte nel corso dell’anno. E segreti, o quanto meno non ancora rivelati, sono i messaggi di testo che si sarebbero scambiati il CEO Pfizer e il presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il cui marito, è stato notato da alcuni utenti dei social, lavora nella filiera della terapia genica.

 

Non è la prima volta che Bourla attacca violentemente i contrari alla sua sierizzazione genica. Tre mesi fa aveva attaccato con le stesse parole chi, a suo dire, diffonde «disinformazione»: «non sono cattive persone. Sono criminali perché sono letteralmente costati milioni di vite», aveva dichiarato il supermanager farmaceutico.

«Pfizer ha formalizzato 73 accordi per il suo vaccino contro il coronavirus. Secondo Transparency International, un gruppo di difesa con sede a Londra, solo cinque contratti sono stati formalmente pubblicati dai governi e questi con “censure significative”» ha scritto il Washington Post. Le supposte condizioni di questi contratti, trapelati ad esempio tramite il leak del contratto albanese, sono oggetto di controversia.

 

Come riportato da Renovatio 21, i risultati degli esperimenti con la quarta dose del vaccino mRNA in Israele sono stati deludenti, con grande scorno della politica che vi aveva investito molta fiducia.

 

Come riporta l’enciclopedia online, negli anni «Pfizer è stata accusata di marketing farmaceutico aggressivo».  Nel settembre 2009, Pfizer si è dichiarata colpevole della commercializzazione illegale del farmaco per l’artrite valdecoxib (Bextra). Pfizer aveva promosso la vendita del farmaco per diversi usi e dosaggi che la Food and Drug Administration aveva espressamente rifiutato di approvare a causa di problemi di sicurezza. In tribunale Pfizer accettò quindi un accordo con pagamento di 2,3 miliardi di dollari, all’epoca il più grande accordo per frode sanitaria. Si trattava il quarto accordo di questo tipo per Pfizer in un decennio.

Più popolari

Exit mobile version