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Il capo dell’Intelligence Pasdaran è stato ucciso in un attacco israeliano

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Il capo dell’intelligence del Corpo d’élite delle Guardie della Rivoluzione Islamica (dette Pasdaran) dell’Iran è stato ucciso in un attacco israeliano.

 

Il generale di brigata Mohammad Kazemi, capo dell’organizzazione di Intelligence dei Pasdaran, è stato assassinato insieme ad altri due ufficiali dei servizi segreti, Hassan Mohaghdeh e Mohsen Bagheri, hanno confermato le Guardie in una dichiarazione domenica sera.

 

Le Guardie della Rivoluzione islamica hanno dichiarato di aver risposto lanciando missili contro i «centri di Intelligence» israeliani come parte della terza ondata del loro bombardamento in corso, denominato Operazione Vera Promessa III.

 

L’uccisione di Kazemi è stata annunciata per la prima volta dal premier israeliano Benjamin Netanyahu in un’intervista a Fox News domenica. «Penso che li abbiamo fatti arretrare parecchio», ha detto Netanyahu al giornalista Bret Baier.

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Venerdì mattina sono scoppiate ostilità aperte, quando i caccia dell’aviazione israeliana hanno bombardato siti militari e nucleari in tutto l’Iran, in quella che il Netanyahu ha descritto come un’operazione per impedire alla Repubblica Islamica di acquisire armi nucleari. Teheran ha risposto con una raffica di missili, alcuni dei quali hanno colpito zone residenziali di Tel Aviv e Bat Yam.

 

Israele ha inoltre compiuto omicidi mirati di alti comandanti iraniani e di scienziati nucleari veterani dopo aver presumibilmente introdotto clandestinamente nel Paese droni kamikaze.

 

Funzionari della sicurezza iraniani hanno dichiarato di aver scoperto droni ed esplosivi israeliani nascosti a Teheran dopo gli attacchi.

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Immagine screenshot da YouTube

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