Economia
Il capo della CIA dice che sta lavorando sulle criptovalute
Gli enti federali americani stanno cercando di infiltrare il mondo delle criptovalute almeno dai tempi dell’amministrazione Trump.
La rivelazione arrivata lunedì dal CEO Summit, un evento organizzato dal quotidiano economico Wall Street Journal, dove il direttore della CIA William Burns ha ammesso che la sua agenzia ha «un certo numero di progetti diversi incentrati sulle criptovalute».
Il capo dell’onnipotente agenzia per lo spionaggio estero USA ha continuato dichiarando di aver «ereditato» le operazioni crypto della CIA dal suo «predecessore», un probabile riferimento al controverso direttore CIA Gina Haspel , che fu l’ultima a guidare la CIA durante la presidenza di Donald Trump.
«Il mio predecessore aveva iniziato questa cosa, ma aveva avviato una serie di progetti diversi incentrati sulla criptovaluta e cercando di guardare alle conseguenze di secondo e terzo ordine, aiutando i nostri colleghi in altre parti del governo degli Stati Uniti a fornire informazioni solide su quello che sta succedendo», ha detto Burns.
In pratica, ciò significa che la CIA sta sorvegliando le reti e le piattaforme crittografiche e sta cercando di capire quanto sia importante una priorità per la cosiddetta sicurezza nazionale.
L’ammissione in di Burns è arrivata in risposta a una domanda del pubblico sul crescente problema degli attacchi ransomware, che sono una minaccia molto reale e seria che in USA ha portato a una vera carenza di benzina, alla presunta morte di un neonato e forse anche problemi con la filiera della carne bovina del Paese.
Le criptiche osservazioni del direttore Burns hanno rinvigorito in rete le voci secondo cui il misterioso creatore del Bitcoin, Satoshi Nakamoto, sarebbe una risorsa dell’Intelligence
Le criptovalute, ha affermato Burns, potrebbero avere un «impatto enorme» sui colpi criminali «perché uno dei modi per aggredire gli attacchi ransomware e dissuaderli è essere in grado di raggiungere le reti finanziarie utilizzate da tante reti criminali», nontando che ciò va dritto al cuore della «questione delle valute digitali».
Le criptiche osservazioni del direttore Burns hanno rinvigorito in rete le voci secondo cui il misterioso creatore del Bitcoin, Satoshi Nakamoto, sarebbe una risorsa dell’Intelligence.
L’ex direttore ad interim della CIA Michael Morrell ha affermato ad aprile che la blockchain è un «vantaggio per la sorveglianza» in un white paper inteso a incoraggiare i governi ad abbracciare le criptovalute.