Economia

Il cantante dei Fugees condannato per riciclaggio di danaro straniero pro Obama

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Il cantante Prakazrel Michel detto Pras, del gruppo dei Fugees che ebbe qualche notorietà negli anni Novanta, è stato condannato per cospirazione politica, lobbying illegale per conto di un governo straniero, manomissione di testimoni e molte altre accuse a seguito di un processo costellato di star.

 

Giorni fa giuria federale di Washington, DC ha emesso il verdetto di colpevolezza. Il rapper rischia fino a 20 anni di carcere.

 

Michel è stato condannato per dieci capi d’accusa, tra cui cospirazione, occultamento di fatti materiali, false registrazioni nei registri, manomissione di testimoni e servizio come agente non registrato di una potenza straniera.

 

Il cantante avrebbe preso oltre 100 milioni di dollari dal finanziere malese Jho Low, che aveva rubato i soldi dal fondo sovrano malese 1MDB, al centro di grandi scandali finanziari tra Kuala Lumpur e gli USA: con parte di quei soldi è stato prodotto, incredibile ma vero, un film sulla corruzione nel mondo dell’alta finanza, Wolf of Wall Street, con Leonardo Di Caprio diretto da Martin Scorsese.

 

Il Fugee ha ammesso di aver ricevuto 20 milioni di dollari dall’uomo d’affari nel 2012 – presumibilmente il pagamento per un selfie con l’allora presidente Barack Obama – ma ha insistito sul fatto che i soldi erano suoi e poteva spenderli come desiderava.

 

Tuttavia i pubblici ministeri lo hanno accusato di aver incanalato più di 800.000 dollari nella campagna per la rielezione di Obama attraverso donatori fittizi.

 

«L’ho considerato come denaro gratuito… avrei potuto comprare dodici elefanti con esso», ha detto Michel alla giuria.

 

La difesa di Michel ha affermato che voleva solo fare soldi e aveva ricevuto una cattiva consulenza legale entrando in un mondo politico di cui non sapeva nulla. Il rapper ha insistito sul fatto che non sapeva che usare i soldi di Low per pagare i suoi «amici» per partecipare a eventi di raccolta fondi per il presidente fosse illegale, anche se i pubblici ministeri hanno ribattuto che in seguito ha fatto pressioni su quei donatori di paglia per mantenere il silenzio tramite lettere e messaggi intimidatori inviati tramite telefoni non rintracciabili.

 

L’attore Leonardo DiCaprio ha testimoniato l’apparente rispettabilità del finanziere malese, che ha investito milioni di dollari per il suo film Wolf of Wall Street.

 

Dopo aver ricevuto altri 100 milioni di dollari dal Low, il Michel avrebbe fatto pressioni sull’amministrazione Trump per chiudere le sue indagini sul finanziere e sulla sua presunta appropriazione indebita di miliardi di dollari da 1MDB, e ha esortato la Casa Bianca a estradare il controverso miliardario finanziere cinese Guo Wengui per volere di Pechino. Guo è un dissidente che vive in USA da anni. È su un suo yacht che è stato arrestato Steve Bannon l’anno scorso; sempre Guo accusa il Vaticano di intascare miliardi ogni anno dalla Cina, e sta lanciando un aste per sperma e ovuli da donatori non vaccinati.

 

Tuttavia, il rapper ha negato che i 100 milioni di dollari provenissero da Low e ha insistito sul fatto che ha sostenuto l’estradizione di Guo solo «perché pensava che fosse un criminale», sostenendo che non gli era mai stato detto che doveva registrarsi come agente straniero per fare pressioni sul presidente.

 

Michel ha sostenuto la sua innocenza durante tutto il processo e prevede di presentare ricorso, secondo il suo avvocato David Kenner. «Non è finita», ha detto mercoledì l’avvocato all’Associated Press.

 

Il gruppo rap-reggae-R&B dei Fugees, di cui la componente più nota era la cantante Lauren Hyll, raggiunse il successo con la canzone Killing Me Softly. Il nome del gruppo deriva dalla parola refugees, «rifugiati», in quanto tutti i membri sono di originari di famiglie da Haiti, lo sfortunato Paese considerato il più povero e problematico, e financo «maledetto», di tutta la Terra.

 

 

 

Immagine di MiamiFilmFestival via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0); immagine tagliata

 

 

 

 

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