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Il candidato vicepresidente della Harris offriva soldi agli adolescenti per vaccinarsi e ha fatto del suo Stato un santuario per aborto e chirurgia trans

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Il prescelto del candidato democratico alla Casa Bianca Kamala Harris come suo compagno di corsa alla vicepresidenza, il governatore del Minnesota Tim Walz, è un aggressivo esponente della sinistra che, da quando è entrato in carica, ha istituito un programma per corrompere gli adolescenti con carte VISA da 200 dollari affinché si sottopponessero al vaccino anti-COVID-19, offrendo anche la possibilità di vincere una borsa di studio da 100.000 dollari.

 

L’uomo ha firmato un ordine esecutivo che rende il Minnesota un santuario per le transizioni di genere e ha emanato una legge che sancisce il «diritto» all’aborto illimitato, mettendo lo Stato della Stella Polare alla pari con paesi come la Corea del Nord, secondo i leader pro-life.

 

Nel 2021, Walz aveva annunciato che gli adolescenti del suo stato che riceveranno la prima dose di vaccino anti-COVID prima del 30 novembre avrebbero avuto diritto a ricevere una carta regalo VISA da 200 dollari. Il programma, rivolto ai ragazzi dai 12 ai 17 anni, si intitolava «I bambini meritano una possibilità» e includeva anche la possibilità di vincere una borsa di studio da 100.000 dollari per frequentare un college pubblico o privato del Minnesota.

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Il tentativo di corruzione del governatore aveva lo scopo di convincere i ragazzi, altrimenti poco propensi a farlo, a sottoporsi al vaccino anti-COVID-19, che aveva già dimostrato di presentare rischi elevati per i giovani.

 

Senza menzionare i rischi documentati, Walz ha incoraggiato i giovani attraverso i social media a vaccinarsi.

 

«Adolescenti del Minnesota: non solo avete diritto a essere vaccinati, ma da oggi potete anche ricevere 200 dollari e una possibilità di vincere una borsa di studio universitaria da 100.000 dollari», aveva scritto il Walz in un tweet.

 

«Ditelo ai vostri amici e andate sul sito web dei premi vaccinali del Minnesota», ha esortato.

 

All’inizio del 2023, il governatore del secondo mandato ha firmato la legge denominata Protect Reproductive Options (PRO) Act, che ha affermato il «diritto fondamentale» di una donna a «continuare la gravidanza e partorire, o fare un aborto, e di prendere decisioni autonome su come esercitare questo diritto fondamentale».

 

La legge ha dichiarato che questo «diritto» è contenuto nei «principi di libertà individuale, privacy personale e uguaglianza» della Costituzione del Minnesota; e proibisce alle località di «regolamentare la capacità di un individuo di esercitare liberamente i diritti fondamentali stabiliti in questa sezione in un modo più restrittivo di quello stabilito in questa sezione».

 

Secondo gli attivisti por-life locali, tale legge – che hanno definito di «estremismo assolutista» – significherebbe che è legale abortire qualsiasi bambino, per qualsiasi motivo e in qualsiasi momento fino alla nascita.

 

In base alla legge, è stato notato, un consulente scolastico potrebbe portare uno studente in una clinica per l’aborto senza che i genitori ne siano a conoscenza.

 

In pratica, il bambino potrebbe essere assassinato fino a un secondo prima di lasciare il canale del parto della madre, senza più alcun obbligo di aborto in una clinica e non sarà più necessario un medico.

 

Pochi mesi dopo, nel 2023, il governatore Walz ha firmato un ordine esecutivo che rendeva lo Stato un santuario per le transizioni di genere, anche per i residenti di altri stati con leggi più conservatrici.

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«Mentre gli stati di tutto il Paese si muovono per vietare l’accesso alle cure di affermazione di genere, vogliamo che i cittadini LGBTQ del Minnesota sappiano che continueranno a essere al sicuro, protetti e benvenuti in Minnesota», aveva dichiarato con fierazza il Walz all’epoca. «In Minnesota, non sarete puniti per aver cercato o fornito assistenza medica. Questo ordine esecutivo fornisce l’azione urgente che i nostri cittadini LGBTQ del Minnesota meritano».

 

Non appena la schiera di Harris ha reso noto che Walz era la sua scelta come vicepresidente, i social media si sono riempiti di post che richiamavano l’attenzione sul suo pessimo curriculum da quando è diventato governatore del Minnesota nel 2019.

 

L’ex candidato a governatore Mike Murphy, che ha sfidato Walz nel 2022, ha dichiarato su X che Kamala Harris aveva scelto come sua compagna di corsa «il governatore peggiore e più negligente della storia».

 

 

Il giornalista indipendente Kyle Becker ha pubblicato un lungo elenco dei disastri di sinistra inflitti dal governatore Walz al suo Stato. Nel curriculum, possiamo annovverare:

 

• Il Walz alimentato le rivolte del BLM nel 2020

• Quando rivoltosi hanno saccheggiato e distrutto Minneapolis, non han schierato la Guardia Nazionale per evitare di far arrabbiare la base

• Mentre il crimine è diminuito a livello nazionale, quello del Minnesota è aumentato

• Ha cambiato la bandiera dello stato del Minnesota, secondo alcuni per farla assomigliare a quella della Somalia

• Il problema degli anziani morti con lo scandalo delle case di cura COVID

• Walz ha chiuso scuole, chiese e aziende

• Ha istituito obblighi draconiani sulle mascherine

• Walz ha supervisionato il più grande schema di frode COVID nel paese, con oltre 250 milioni di dollari rubati

• Walz ha sperperato un surplus di bilancio di 17,6 miliardi di dollari, aumentato le tasse

• ​​I cittadini del Minnesota sono fuggiti dallo stato

• Il Minnesota è uno stato «santuario» LGBTQIA+

• Spinge la chirurgia per i giovani trans, l’agenda della «terapia ormonale»

• La qualità delle scuole K-12 del Minnesota è scesa al livello più basso degli ultimi 30 anni

• I soldati hanno accusato Walz di abbellire e omettere selettivamente i fatti sulla sua carriera militare

• I commilitoni lo hanno accusato di «averli abbandonati»

• È stato condannato per guida in stato di ebbrezza nel 1995 a 96 miglia orarie in una zona con limite di velocità di 55 miglia orarie

• Walz elogia il socialismo, grande tabù in USA

 


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Si tratta in pratica della scelta più estremista che la Harris poteva fare.

 

La stessa Harris era stata definita dai giornali come il senatore più liberal, cioè progressista, della storia americana. Tali affermazioni, fatte un paio di anni fa da ogni testata con intento elogiativo, sono ora state insabbiate, con l’aiuto di fact-checker che stanno giurando il falso.

 

Come riportato da Renovatio 21, la Harris è divenuta la prima candidata vicepresidente (quando ancora non era avvenuto il golpe contro la candidatura del presidente Biden) a fare campagna elettorale da dentro una clinica abortista di Planned Parenthood, che è peraltro donatrice della campagna della donna di origini indiane.

 

La Harris è riuscita anche nella rara impresa di parlare di Dio per promuovere l’aborto.

 

L’assetto anticattolico della candidata è stato notato pubblicamente anche dallo sfidante, l’ex presidente Donaldo J. Trump.

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Immagine di Lorie Shaull via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International

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