Politica
Il candidato presidente francese Zemmour viaggia nell’Armenia Cristiana, in faccia alla Turchia
Il candidato presidente francese Eric Zemmour ha reso visita al monastero di Khor Virap, in Armenia.
Khor Virap è uno dei più importante monasteri del Paese, e si trova ai confini con la Turchia.
Si narra che il complesso sorga nel posto dove San Gregorio Illuminatore (257-332) – vescovo cristiano orientale e santo armeno, apostolo degli armeni, fondatore e santo patrono della Chiesa apostolica armena – fu imprigionato per tredici anni, al termine dei quali, con il Battesimo di re Tiridate III, l’Armenia divenne la prima nazione cristiana al mondo.
Zemmour ha assistito ad una messa, specificando che si trova nel primo Paese cristiano della storia.
Sublime messe au monastère de Khor Virap, berceau du premier pays chrétien de l’Histoire. pic.twitter.com/hH9OjhL4Qp
— Eric Zemmour (@ZemmourEric) December 12, 2021
Le immagini di Zemmour lo mostrano in faccia all’Ararat, la montagna dove, vuole la leggenda, si sarebbe incagliata l’arca di Noé.
À la frontière entre l’Arménie et la Turquie, face au Mont Ararat, je veux dire aux Arméniens à quel point ils sont un modèle de résistance depuis des siècles. pic.twitter.com/7E4Ra4ctIn
— Eric Zemmour (@ZemmourEric) December 12, 2021
In pratica, il candidato della destra-destra francese ha scelto un luogo altamente simbolico, un’antica fonte di cristianità posta in faccia alla Turchia islamizzante, con la quale la Francia, come riportato da Renovatio 21, ha sempre più problemi – come del resto, con il Trattato del Quirinale tra Parigi e Roma, già comincia ad averne anche l’Italia.
Zemmour «ha voluto simbolicamente affrontare la Turchia musulmana. perché è vero che la Francia può morire, proprio come morì l’Impero cristiano d’Oriente, inghiottito dall’Islam 600 anni fa» scrive il sito Médias-Presse Info.
«E quindi deve essere un piccolo ebreo del nord Africa, come si descrive, a ricordarci il pericolo di morte nella civiltà cristiana?»
«E quindi deve essere un piccolo ebreo del nord Africa, come si descrive, a ricordarci il pericolo di morte nella civiltà cristiana?»
La discesa in campo di Zemmour pare essere basata solo su una sorta di revanscismo autoctono infrafrancese contro la Grande Sostituzione; di fatto Zemmour non parla di dittatura sanitaria, ma di un passato di benessere mitico quanto recente, fatto di Brigitte Bardot e del buon vino – in pratica, un MAGA alla francese, solo più orgoglioso delle sue inezie e dettagliatamente esplicito nel suo lamento di decadenza.
C’è da notare che la comunità armena in Francia, arrivata dopo la diaspora del genocidio perpetrato dai turchi ad inizio Novecento, non è piccola. Il cantautore Charls Aznavour (vero nome Shahnour Vaghinag Aznavourian) è un esempio di quanto sia influente la popolazione di origine armena anche in Francia. Il regista Robert Guédigan, l’attore franco-hollywoodiano Michael Vartan, la cantante Sylvie Vartan, l’ex calciatore dell’Inter Youri Djorkaeff, il designer di occhiali Alain Mikli, il pilota di F1 Alain Prost sono tutti francesi di origine armena.
Come riportato da Renovatio 21, il suo primo comizio si è tradotto rocambolescamente in una rissa, cosa che in Francia non succede tanto spesso.
In una intervista TV, Zemmour buttò là l’idea di riconquistare alla Francia – tramite quello che Napoleone chiamava «il mastodonte», cioè il super armato Statno-nazione imperiale francese – parte dell’Italia settentrionale.