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Il candidato della destra radicale francese Zemmour è a 5 punti da Macron

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Un sondaggio Harris Interactive rileva che in un ipotetico ballottaggio contro il presidente Macron, il pensatore dissidente Eric Zemmour otterrebbe il 45% dei voti contro il 55% di Macron.

 

Zemmour, idolo della Francia virata a più a destra di Marine Le Pen e di gran parte del mondo tradizionalista transalpino, non ha mai avuto alcuna carica politica.  contemporanea.

 

Lo scrittore, che è di origina ebraico-tunisina, la scorsa settimana ha incassato il supporto di Jean Marie Le Pen, il padre dell’eterna candidata di destra all’Eliseo Marine Le Pen. Il vecchio Jean Marie alla figlia preferisce la figura dirompente di Zemmour, già condannato per «incitamento all’odio razziale» dopo un’intervista sulle banlieu al Corriere della Sera nel 2014.

 

«Sono consapevole dell’entusiasmo che può suscitare la mia potenziale candidatura presidenziale. Questo entusiasmo esiste perché i francesi non vogliono morire. È lì perché c’è speranza»

Zemmour è noto per la sua opposizione all’immigrazione massiva, che considera, come molta destra francese ed internazionale, strumento del «Grand Remplacement», la «grande sostituzione» etnica programmata per i popoli europei.

 

«La nazione francese si dissolve nell’Europa, nella globalizzazione, nell’immigrazione e nel multiculturalismo» ha scritto in un articolo del 2008.

 

Inoltre si è varie volte speso riguardo ai ghetti islamici francesi divenuti no-go zones. Egli chiede che le banlieue islamiche fuori controllo siano «riconquistate con la forza».

 

Nel libro Le premier sexe (edito in Italia con il titolo L’uomo maschio) sostiene l’esistenza di una «devirilizzazione» della società nel corso del XX secolo e afferma che le donne e gli omosessuali sono stati utilizzati come esercito di riserva per soddisfare il bisogno di consumatori del capitalismo moderno. Zemmour parla di una vera e propria castrazione della società dove l’ideologia gay prende piede con lo scopo di femminilizzare il maschio.

 

Ciò avrebbe l’effetto di allontanare l’uomo dalla sua natura con conseguenze nefaste per la società: «L’essere umano è molto primitivo. Abbiamo un cervello arcaico, rettile. Dobbiamo tenerne conto. A volerlo negare, creiamo generazioni di impotenti, di omosessuali e di divorziati» ha dichiarato in un’intervista radiofonica nel 2010.

 

«Sono consapevole dell’entusiasmo che può suscitare la mia potenziale candidatura presidenziale. Questo entusiasmo esiste perché i francesi non vogliono morire. È lì perché c’è speranza» ha detto recentemente Zemmour.

 

Come riportato da Renovatio 21, la Francia, secondo alcuni pronunciamenti di militari e figure politiche di primo piano, potrebbe trovarsi sull’orlo di una guerra civile vera e propria. Macron e i politici sono accusati di non accorgersene, o di far finta di nulla.

 

Nel frattempo, le banlieue divenute no-go zones islamiche, continuano a crescere e bruciare.

 

 

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