Razzismo
Il 73% degli elettori di Trump afferma che il razzismo contro i bianchi americani è un problema
Gli elettori di Donald Trump vedono il razzismo contro i bianchi come un problema più grande del razzismo contro i neri, secondo un nuovo sondaggio YouGov.
Il sondaggio su 1.638 adulti statunitensi, condotto dal 13 al 17 luglio, mostra che tra gli elettori di Trump del 2020, il 62% afferma che oggi il razzismo contro i neri americani è un problema, mentre il 73% afferma che il razzismo contro i bianchi americani è un problema, riporta Yahoo News.
Alla domanda su quanto sia attualmente un problema il razzismo, solo il 19% degli elettori di Trump descrive il razzismo contro i neri americani come un «grosso problema». Il doppio, cioè il 37%, afferma che il razzismo contro i bianchi americani è un grosso problema.
Gli elettori di Trump e i coloro che si identificano come elettori – coorti statistiche che possono sovrapporsi ma non coincidono del tutto – sono gli unici gruppi demografici identificati da Yahoo News e YouGov che hanno maggiori probabilità di dire che il razzismo contro i bianchi americani è un problema piuttosto che dire lo stesso del razzismo contro i neri americani.
La maggioranza (51%) degli americani bianchi, ad esempio, pensa che il razzismo contro le persone che somigliano a loro sia un problema, ma nel complesso, molti più bianchi americani (72%) affermano che il razzismo contro i neri americani è un problema.
Il sondaggio ha rilevato che il 77% di coloro che preferiscono Trump per il 2024 considera il razzismo contro i bianchi come un problema. Tra gli indipendenti, il 49% ha affermato che il razzismo contro i bianchi era un problema contro il 43% che ha affermato che non lo era.
Come riportato da Renovatio 21, questo mese la Corte Suprema composta anche da tre membri scelti da Trump ha abolito il razzismo istituzionale che faceva entrare nelle università cittadini di una razza invece che di altre.
Un articolo del New York Times di due anni fa scriveva che «essere neri è un superpotere», mentre essere bianchi significa far parte di una «setta suicida».
Come riportato da Renovatio 21, in ambiti intellettuali si discute apertamente dell’«abolizione dell’essere bianchi».
In vari luoghi del Paese stanno scoppiando rivolte di genitori contro la Critical Race Theory (l’idea per cui ogni cosa americana, ogni storia ed ogni ente, sia razzista) che negli ultimi mesi imperversa perfino nelle scuole elementari private, dove ai bambini di ogni razza è spiegato che tutto ciò che hanno fatto i bianchi è cattivo e quello a cui al massimo possono aspirare, nel caso abbiano la malasorte di essere nati con la pelle non pigmentata, sia divenire un white traitor, ossia un traditore della propria razza.
L’estremismo razzista e goscista al potere in USA non può che spostare la base moderata dei conservatori (e non solo loro, a dire la verità) verso Donald Trump.