Immigrazione

Il 70% di tutte le rapine violente a Parigi perpetrate da stranieri: statistiche governative francesi

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«Sì, quando guardiamo alla criminalità a Parigi, non possiamo non vedere che almeno la metà dei crimini che osserviamo provengono da persone che sono straniere, sia che si trovano in una situazione irregolare o in attesa di asilo»: sono parole del presidente francese Emmanuel Macron. L’ammissione è stata fatta il mese scorso durante una recente apparizione sul canale televisivo France 2.

 

Ora viene rivelato che rappresentano anche il 70% di tutte le rapine violente.

 

Secondo il ministero dell’Interno, durante i primi sei mesi del 2022 «il 48Y degli interrogati per atti di delinquenza a Parigi sono stranieri». Tuttavia, secondo informazioni trasmesse dal quartier generale della polizia di Parigi, nei primi sei mesi del 2022 gli stranieri sono stati ampiamente sovrarappresentati in alcuni gravi reati.

 

Secondo RMX News, «questo gruppo è stato responsabile del 70,4%o delle rapine violente e del 75,6& dei furti semplici, secondo i dati della questura e del servizio statistico ministeriale per la sicurezza interna».

 

Bisogna tenere a mente che la popolazione straniera di Parigi si attesta al 15%. Questo 15%, commette il 70% di rapine violente. La proporzione diventa evidente.

 

Tuttavia, Macron si rifiuta ancora assurdamente di accettare il legame diretto tra immigrazione e insicurezza, portandolo a essere deriso su Twitter dal leader del National Rally Marine Le Pen.

 

La situazione di intere porzioni di città francesi, divenute no-go zone dove vige la sharia o nessuna legge, avevano preoccupato diversi osservatori, tra cui un gruppo di 93 ex poliziotti che ha avvertito pubblicamente  che aree del Paese sono diventate «territori perduti» grazie all’immigrazione clandestina e alla criminalità dilagante.

 

È dell’anno scorso lo strano «pronunciamento» di gruppi militari che paventavano l’imminenza di un conflitto interno al Paese: «la guerra civile si sta preparando e voi lo sapete perfettamente».

 

Un «rischio reale di guerra civile» era stato dichiarato anche dal candidato presidenziale francese conservatore, già membro della burocrazia di Bruxelles, Xavier Bertrand.

 

Il caso immigratorio è divenuto evidente lo scorso maggio con la finale di Champions League,  posticipata dopo che persone descritte come «giovani locali» hanno preso d’assalto i tifosi inglesi, rapinandoli ed aggredendoli.

 

I media e i politici hanno falsamente incolpato i tifosi del Liverpool, quando in realtà filmati e testimonianze oculari hanno parlato a un gran numero di migranti, alcuni provenienti da bande criminali, prendendo di mira deliberatamente gli innocenti supporter liverpudliani. Il 76% dei francesi, era emerso, ad un certo punto non ha più creduto alla versione ufficiale sui disordini prima della partita.

 

Non possiamo dimenticare, in tema di immigrazione in Francia, anche il recente, raccapricciante omicidio (o sacrificio umano?) di una ragazza della 12enne Lola Daviet da parte di una migrante algerina che si trovava nel Paese illegalmente.

 

 

 

 

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