Ambiente

I Verdi tedeschi usano le sanzioni alla Russia come scusa per imporre il regime di carestia

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Il principale «protettore del clima» tedesco Ottmar Edenhofer dell’Istituto di Potsdam per la ricerca sull’impatto climatico (PIK) chiede alla Germania di unirsi agli Stati Uniti nell’imporre un divieto istantaneo all’importazione di gas e petrolio russi.

 

«Ora abbiamo bisogno di sanzioni massicce. L’Europa non può permettersi di continuare a finanziare la guerra di Putin attraverso le importazioni di gas e petrolio. E sì, potremmo applicare questo divieto di importazione», ha detto ieri Edenhofer ai media tedeschi.

 

Edenhofer ha affermato di essere consapevole che potrebbe causare costi elevati e creare carenze, affermando: «Comporterà costi più elevati e un intervento massiccio nel mercato del gas».

 

Le industrie tedesche potrebbero quindi dover chiudere. «Per il prossimo inverno, sarebbe ipotizzabile che se non riusciamo a riempire di conseguenza gli impianti di stoccaggio … le famiglie private avrebbero la priorità per la fornitura di gas e i clienti industriali dovrebbero passare in secondo piano. Stiamo parlando di scenari in tempo di guerra qui».

 

Come nota EIRN, i malthusiani del PIK si oppongono ai combustibili fossili, all’energia nucleare e, cosa più importante, all’esistenza dell’umanità, quindi le dichiarazioni di Edenhofer non sono una sorpresa.

 

«Quanti altri ambientalisti sono segretamente felici che il conflitto anglo-americano/NATO possa far aumentare i prezzi dell’energia di cui gli esseri umani hanno bisogno?» chiede EIRN.

 

Dal PIK proviene anche Hans Joachim Schellnhuber, grande architetto del mito del cambiamento climatico antropico, poi passato a servire la Regina d’Inghilterra e ora nell’entourage del Papa.

 

Schellnhuber, già membro del Club di Roma, il gruppo antesignano del Bilderberg creato con scopi ultra-malthusiani da Aurelio Peccei, ha sostenuto pubblicamente che il riscaldamento globale taglierà la popolazione umana a un miliardo di individui in tutto, immaginando così che almeno 6 miliardi di individui siano spazzati via dalla faccia della Terra.

 

Per diminuire la popolazione è necessaria una cosa: deindustrializzare.

 

E per deindustrializzare basta semplicemente togliere l’energia alle imprese, rendere il costo del lavoro impossibile, così da causarne il fallimento. Meno industria, meno economia… meno cibo.

 

Che la guerra in corso, che ha come effetti proprio – vedi un po’ – carenze di energia e di cibo, stia favorendo l’agenda di riduzione della popolazione terrestre?

 

 

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