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I vaccini sono armi di distruzione di massa: pala il dottor Breggin

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In una recente intervista con il sito americano Natural News, lo psichiatra Peter R. Breggin ha messo in guardia dagli effetti di vasta portata e dannosi dei vaccini descrivendoli come armi di distruzione di massa.

 

Secondo la ricerca del dottor Breggin – già noto come esperto per gli studi sugli effetti devastanti degli psicofarmaci – i vaccini vanno oltre la semplice causa dell’autismo, e provocano gravi e vari danni cerebrali, che vanno da convulsioni ed encefaliti a reazioni potenzialmente letali.

 

Breggin, una delle voci più autorevoli nella denuncia degli abusi psichiatrici e dei pericoli delle lobotomie e dell’elettroshock, ha spiegato che i vaccini stanno causando danni cerebrali generalizzati di ogni tipo immaginabile.

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«Il vero problema è che i vaccini causano danni cerebrali generalizzati di ogni tipo che si possa immaginare», ha detto Breggin, aggiungendo che i vaccini causano anche febbre, convulsioni, mal di testa, encefalite, encefalopatia e sintomi di autismo.

 

La ricerca condotta dal veterano psichiatra e autore, pubblicata nel 2021, ha analizzato i resoconti di decessi correlati ai vaccini inviati ai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e alla Food and Drug Administration (FDA). Nei primi tre anni, Breggin ha trovato 20.000 resoconti di decessi collegati ai vaccini, una cifra sbalorditiva che secondo lui è solo la punta dell’iceberg.

 

Il dottor Breggin ha rivelato che i dottori sono stati attivamente scoraggiati dal segnalare eventuali effetti avversi dei vaccini, specialmente durante il picco della pandemia. In California, i dottori sono stati addirittura avvertiti che avrebbero potuto essere espulsi dalla comunità medica se avessero parlato dei potenziali effetti collaterali dei vaccini ai loro pazienti.

 

Sulla base di questi resoconti e delle ricerche personali di Breggin, egli ha stimato che almeno due milioni di decessi nei soli Stati Uniti possono essere attribuiti ai vaccini contro il coronavirus di Wuhan (COVID-19), un numero che potrebbe aumentare notevolmente se si considerano i casi non segnalati. Mentre Breggin esplorava le implicazioni di queste statistiche allarmanti, ha scoperto prove di uno sforzo concertato da parte di potenti istituzioni mediche per nascondere la verità.

 

Adams ha detto che l’establishment si sta preparando per un’altra pandemia, avvertendo che spingerà le persone verso un’altra ondata di nuovi vaccini. L’Health Ranger ha anche preso nota della paura dell’influenza aviaria e delle storie spaventose provenienti dall’Africa sulle nuove pandemie in arrivo. Si è poi rivolto a Breggin, chiedendogli se la prossima pandemia sarebbe stata pubblicizzata allo stesso modo di quella che le persone hanno visto tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020.

 

«I vaccini sono stati l’avanguardia dell’oppressione dal 2020», ha osservato Breggin. «Si trattava di un’arma di distruzione, con gli Stati Uniti che hanno subito il colpo più duro. Viene usata come arma di terrore e danno».

 

Stime attendibili suggeriscono che i soli vaccini anti-COVID potrebbero aver causato la morte di almeno 1,5 milioni di americani, con molti altri che hanno riportato ferite gravi e permanenti, ma secondo Breggin potrebbero essere più di due milioni. Le implicazioni degli avvertimenti di Breggin sono sconcertanti e sollevano seri interrogativi sui motivi alla base dei programmi di vaccinazione e sul futuro della salute umana.

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«Il tentativo globalista di governare l’intero globo è quello di spaventare tutti e spopolare il più possibile. Questo risale a molto tempo fa, ed è sempre stato un obiettivo di coloro che cercano e ottengono il potere, ovvero che vogliono che meno persone abbiano a che fare con loro».

 

Come riportato da Renovatio 21, il dottor Breggin è autore del libro COVID-19 and the Global Predators: We Are the Prey («COVID-19 e i predatori globali: noi siamo le prede»).

 

Il Breggin era noto come «la coscienza della psichiatria» per il suo ruolo fondamentale nel prevenire il ritorno della lobotomia come trattamento psichiatrico nei primi anni Settanta. Alcuni dei suoi lavori contro l’uso di droghe psichiatriche sono stati pubblicati in italiano, come La sospensione degli psicofarmaci. Un manuale per i medici prescrittori, i terapeuti, i pazienti e le loro famiglie (2018).

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