Gender

I tedeschi potranno cambiare legalmente sesso una volta all’anno

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In base a una nuova legge, i tedeschi potranno cambiare sesso e nome senza dover sottoporsi ad alcun intervento chirurgico una volta all’anno, ogni anno se necessario.

 

La legge sull’autodeterminazione consentirà alle persone transgender, intersessuali e non binarie di cambiare sesso a piacimento semplicemente visitando un ufficio del registro e firmando un pezzo di carta.

 

La necessità di presentare un referto medico o di ottenere il parere di un esperto nei procedimenti giudiziari è stata eliminata dalla nuova legislazione, che dovrebbe passare in parlamento a brevissimo.

 

«Per i disabili la legge è umiliante. Alla fine lo sostituiremo con una moderna legge di autodeterminazione. La legge sull’autodeterminazione migliorerà la vita delle persone transgender e riconoscerà la diversità di genere», ha affermato Lisa Paus, ministro della Famiglia. «In molti settori, la società è più avanti rispetto alla legislazione. Come governo, abbiamo deciso di creare un quadro giuridico per una società aperta, diversificata e moderna».

 

Secondo un sondaggio YouGov, la società tedesca sarebbe spaccata: il 46% approva la legge, il 41% la rifiuta.

 

L’unica forte opposizione alla nuova legge viene dai gruppi femministi e dal partito di destra Alternative fuer Deutschland.

 

Secondo Stephan Brandner dell’AfD, la legge «non ha nulla a che fare con la libertà, ma è un’espressione di palese negazione della realtà. In biologia, le leggi non possono essere semplicemente ignorate».

 

Il partito CDU ha anche avvertito che la nuova legge potrebbe portare all’«arbitrarietà», mentre il FDP afferma che renderebbe più facile per i criminali nascondersi dalle autorità o dai creditori cambiando il loro nome.

 

«La legge codifica ufficialmente la disforia di genere, una malattia mentale, in un diritto fondamentale, essendo stata precedentemente trattata (correttamente) come una malattia» scrive Summit News. Essa rappresenta «un altro completo assalto frontale alla sanità mentale, sfatando ancora una volta il mito secondo cui la comunità LGBT è “emarginata”, quando in realtà gode del pieno sostegno dello Stato».

 

Come riportato da Renovatio 21, vi sono già stati, in altri Paesi, usi creativi di leggi simili: a Lucerna, in Isvizzera, un cittadino 64enne si è dichiarato donna per incassare la pensione un anno prima.

 

Nel cantone di Lucerna, infatti, le donne possono andare in pensione un anno prima degli uomini, cioè a 64 anni invece che a 65.

 

L’uomo ha quindi investito 75 franchi svizzeri (circa 72 euro) in burocrazia anagrafica, sfruttando una nuova legge svizzera che permette ai cittadini elvetici di cambiare sesso senza dover procurare alle autorità alcuna documentazione medica.

 

Non è improbaile che il furbo anziano elvetico, raggiunti i 66 anni, potrà semplicemente andare all’anagrafe e cambiare di nuovo sesso e continuare magari a godere di una pensione più elevata.

 

SCB. Sono cose belle.

 

 

 

 

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