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I problemi di Microsoft con l’AI: è in competizione con il suo partner, OpenAI.

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Nonostante abbia investito decine di miliardi di dollari in OpenAI, il gigante tecnologico Microsoft ha un problema: è in diretta competizione con il suo partner commerciale e OpenAI sta vincendo.

 

Come riporta Bloomberg, gli addetti alle vendite Microsoft hanno difficoltà ad accaparrarsi nuovi clienti con Copilot, l’assistente AI dell’azienda basato sulla tecnologia OpenAI. 

 

Alcune aziende, come la New York Life Insurance, hanno dichiarato alla rivista di aver acquistato entrambe le soluzioni per vedere quale fosse la preferita dai dipendenti. La casa farmaceutica Amgen, che ha acquistato il software Copilot per 20.000 dipendenti, ha poi virato la sua scelta a favore di ChatGPT.

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Bloomberg scrive che Sean Bruich, vicepresidente senior di Amgen, ci dice che i dipendenti dell’azienda farmaceutica utilizzano ancora Copilot quando sono costretti da app specifiche di Microsoft come Outlook e Teams. Tuttavia, sembrano preferire ChatGPT per attività come la ricerca e la sintesi di documenti perché, a quanto pare, è migliore e più piacevole.

 

«OpenAI ha fatto un lavoro straordinario rendendo il suo prodotto divertente da usare», ha affermato il Bruich.

 

Secondo fonti della pubblicazione neoeboracena, Microsoft è in parte responsabile del divario tecnologico e fattuale rispetto al partner OpenAI. Infatti Copilot è stato introdotto sul mercato poco prima del novembre 2023, un anno dopo il lancio di ChatGPT, quando i dipendenti delle aziende Microsoft avevano già iniziato a sperimentare autonomamente il chatbot OpenAI.

 

Gli aggiornamenti di OpenAI impiegano settimane per integrarsi in Copilot. Jared Spataro, responsabile dell’intelligenza artificiale di Microsoft, ha dichiarato che l’azienda insiste nel testare ogni soluzione prima di renderla operativa perché «non tutte le modifiche apportate ai modelli sono effettivamente positive».

 

Mentre le due aziende tecnologiche discutono dietro le quinte il futuro incerto della loro partnership multimiliardaria, i clienti storici di Microsoft, quali Bain & Company (società di consulenza strategica fondata nel 1973 dall’ex vicepresidente di Boston Consulting Group, Bill Bain), pare siano orientati verso la concorrenza, scrive Futurism

 

I rappresentanti di questa società di gestione hanno dichiarato a Bloomberg di aver recentemente implementato ChatGPT su circa 16.000 dipendenti, molti dei quali ora lo utilizzano regolarmente, mentre solo 2.000 dipendenti di Bain & Co utilizzano regolarmente Copilot.

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In definitiva, secondo Ramesh Razdan, direttore tecnico di Bain & Co, sembra che i dipendenti non rispondano a Copilot così bene come a ChatGPT. «Sta migliorando», ha detto il Razdan, «ma non credo che sia allo stesso livello».

 

Nel gennaio 2023, dopo il primo investimento di 1 miliardo nel 2019, Microsoft e OpenAI avevano annunciato l’estensione della partnership con un accordo pluriennale per un totale di 10 miliardi di dollari.

 

Un anno fa era emersa la notizia secondo cui Microsoft, già finanziatore della società apripista dell’Intelligenza Artificiale OpenAI, stava lavorando in segretezza proprio con la società di ChatGPT ad un progetto da 100 miliardi di dollari su un supercomputer progettato per addestrare una nuova potente intelligenza artificiale.

 

Come riportato da Renovatio 21, in un caso davvero inquietante, plurimi utenti di Copilot, l’Intelligenza Artificiale di Microsoft creata proprio in collaborazione con Open AI, hanno testimoniato su X e Reddit che il programma avrebbe una «seconda personalità» preoccupante che chiede l’adorazione degli esseri umani, come un dio crudele.

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Immagine di Jernej Furman via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic

 

 

 

 

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