Immigrazione
I narcocartelli messicani aprono il fuoco sulla pattuglia di frontiera degli Stati Uniti
Gli agenti della pattuglia di frontiera statunitense sono stati attaccati da presunti membri del cartello messicano nel Texas meridionale durante un tentativo di attraversamento illegale della frontiera. Lo riporta Fox News.
La scorsa settimana il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale al confine con il Messico e ha schierato l’esercito in diversi valichi, cercando nel contempo di deportare potenzialmente milioni di persone che si trovano illegalmente nel Paese.
«Gli agenti della Border Patrol vicino a Fronton, [in Texas, ndr] sono stati colpiti da presunti uomini armati del cartello mentre un gruppo di immigrati clandestini veniva portato dall’altra parte del fiume», ha riferito lunedì pomeriggio il corrispondente di Fox News Bill Melugin, citando fonti delle forze dell’ordine.
Al Melugin è stato detto che la Border Patrol «ha risposto al fuoco, nessuno ha colpito da nessuna delle due parti e che gli immigrati clandestini non sono riusciti ad attraversare».
Texas DPS @LtChrisOlivarez tells me DPS is now patrolling the area and has a drone in the air and can see Mexican military assets now staging on the other side of the river. pic.twitter.com/z61RkrVvEq
— Bill Melugin (@BillMelugin_) January 27, 2025
Secondo il portavoce del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Texas (DPS), il tenente Chris Olivarez, l’esercito messicano ha schierato veicoli blindati dall’altra parte del Rio Grande, fornendo foto di sorveglianza tramite droni.
Tali risposte sono di routine, secondo il Melugino, che ha affermato che a volte l’esercito messicano «arriva sparando a raffica se gli uomini armati sono ancora lì» e che ha visto «alcuni video di droni pazzeschi» del DPS nel corso degli anni, girati dalla parte degli Stati Uniti.
Fronton è una comunità di meno di 200 residenti nei pressi del fiume che divide gli Stati Uniti dal Messico. Dall’altra parte si trova lo stato messicano di Tamaulipas, sede di diversi cartelli noti per il traffico di droga e di esseri umani. Il cartello del Golfo (CDG) con sede a Matamoros e le sue propaggini come Los Zetas sono stati i più famigerati, sebbene i cartelli Jalisco Nuova Generazione (CJNG) e Sinaloa abbiano invaso il loro territorio negli ultimi anni.
Nel suo primo giorno in carica, Trump ha ordinato al Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, al Tesoro, alla Giustizia, alla Sicurezza Interna e alla comunità dell’Intelligence di prepararsi a designare i cartelli come «organizzazioni terroristiche straniere». Tali designazioni sono attese al più presto per metà febbraio.
Il Texas ha tentato di fortificare il confine attorno a Fronton negli ultimi anni, citando la riluttanza o l’incapacità del governo federale di fermare gli attraversamenti illegali. La precedente amministrazione ha sostenuto che il controllo del confine è una questione esclusivamente federale e ha bloccato gli sforzi statali in tal senso.
Come riportato da Renovatio 21, secondo voci Trump starebbe pensando di schierare le forze speciali USA in una missione di distruzione dei cartelli.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine da Twitter