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I lavoratori si ribellano contro il mese dell’orgoglio gay a Città del Messico: striscioni «indegni» abbattuti

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Lavoratori pubblici di Città del Messico hanno fatto a pezzi due enormi striscioni arcobaleno appesi all’edificio del Fondo nazionale per l’edilizia abitativa per i lavoratori (INFONAVIT) del governo.

 

Il leader sindacale Rafael Riva Palacio ha ordinato la distruzione e la rimozione degli striscioni, affermando che sono «indegni».

 

«Io personalmente e un gruppo di colleghi non possiamo permetterlo, e tutte le volte che vorranno affiggerlo, tutte le volte che lo affiggeranno, lo rimuoveremo», ha detto Palacio, indicando lo striscione arcobaleno, secondo un articolo del quotidiano El País.

 

Carlos Martinez, il direttore di INFONAVIT ha denunciato su X l’abbattimento degli striscioni come un atto «di barbarie, odio, omofobia e discriminazione» e ha giurato che «le bandiere saranno alzate ancora e altrettante volte quanto necessario».

 

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Due giorni dopo, Martinez ha pubblicato un’altra foto in cui vantava che almeno uno degli striscioni era stato rapidamente sostituito.

 

 

Il direttore ha quindi affermato che «i membri delle popolazioni LGBTIQ+ hanno riparato le bandiere danneggiate con graffette, filo e nastro adesivo, proponendo di utilizzarle nella Marcia del Pride del 2024».

 

«La rivoluzione delle coscienze trionferà», ha dichiarato Martinez, suggerendo che coloro che non accettano l’omosessualità e il transgenderismo devono conformarsi all’ideologia LGBTQ+.

 

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L’abbattimento degli striscioni arcobaleno arriva subito dopo l’ elezione della neopresidentessa messicana pro-LGBTQ+ Claudia Sheinbaum all’inizio di questa settimana.

 

La Sheinbauma, già nota per il suo coinvolgimento nell’abbattimento di una chiesa mentre era sindaco, ha reso chiaro il suo sostegno all’ideologia politica LGBTQ+ negli ultimi anni.

 

Nel 2022, ha celebrato la legalizzazione del «matrimonio» omosessuale negli Stati di Guerrero e Tamaulipas con la dichiarazione: «Oggi l’intero Paese fa progressi in termini di parità di diritti con il passaggio dell’uguaglianza dei matrimoni (sic) a Guerrero e Tamaulipas. Celebro questa dimostrazione della volontà popolare e della ricerca della giustizia per tutti gli uomini e le donne da parte di entrambi i congressi statali. L’amore è amore».

 

Come riportato da Renovatio 21, matrimonio omofilo è stato legalizzato in tutto il Paese due anni fa. Il Paese sarebbe divenuto un contendente dell’Ucraina come principale sede dell’industria della maternità surrogata.

 

Nello stesso anno, è diventata il primo sindaco di Città del Messico a prendere parte alla parata del «pride» LGBT della città.

 

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Nel 2023, in occasione della festa di Nostra Signora di Guadalupe, ha pubblicato una sua foto su X affermando: «Il mio sogno è continuare a lottare per le persone sessualmente diverse come ho fatto a Città del Messico».

 

La Sheinbaum, di origini ebraiche sia da parte di padre che di madre, è una scienziata del clima che ha collaborato spesso con l’ONU per la questione del cosiddetto cambiamento climatico.

 

Come riportato da Renovatio 21il Messico ha depenalizzato l’aborto lo scorso anno, di fatto separandosi da molti altri Paesi latinoamericani dove rimane proibito, al punto che la Corte Suprema di Città del Messico è arrivata ad inventare un «diritto all’aborto».

 

Mentre la nuova presidentessa pro-LGBT e pro-aborto veniva eletta, Yolanda Sanchez Figueroa, alcaldesa («sindaca») della città di Cotija nello Stato di Michoacan, veniva trucidata.

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Immagine screenshot da Twitter
 

 

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