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I GRANDI SFORZI PER ATTACCARE RENOVATIO 21: ETICHETTE E COPIA-INCOLLA

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Questa mattina la Gazzetta di Reggio ci dedica un articoletto a proposito del convegno che si terrà venerdì 20 settembre a Cavriago: «IL CASO BIBBIANO: ANGELI, DEMONI E LE RADICI DI UN SISTEMA ANOMALO», evento reso possibile anche grazie ad una cittadina di Cavriago che ha contribuito rendendo disponibile la sala.

 

Visti gli ospiti d’eccezione, forse qualcuno ha ritenuto importante dare la notizia, ma senza  dimenticare di sminuire l’evento e la presenza di un membro del Senato della Repubblica con un metodo che giornalisticamente non richiede nemmeno un grande sforzo: etichette, slogan e copia-incolla.

 

Hanno fatto proprio così, come potete leggere. «Ultra-qui, ultra-là», «anti-qui, anti-là», il tutto farcito con, appunto, un bel copia-incolla dal nostro sito.Se difendere la Vita combattendo contro la Cultura della Morte ci porta queste etichette dei giornaloni, prendiamo le etichette come vere e proprie medaglie al valore.

Se difendere l’essere umano nella sua struttura ontologica e spirituale, come essere unico ed irripetibile, ci costa lo scherno di quanti  si oppongono alla difesa della dignità umana, crediamo, evidenza, consideriamo diti puntati e sghignazzi vari come ulteriori medaglie al valore.

 

Medaglie prese sul campo: non guadagnate con i ruggiti da tastiera o l’attivismo tipo «divano e wi-fi».

Se difendere i bambini e la Famiglia come cellula rigenerante e indispensabile per qualsiasi società che voglia rimanere dentro alla Civiltà ci cagiona le accuse di oltranzismo o di ultra-qualcosa, lo possiamo considerare quasi inevitabile: perché tale processo di etichettamento – che lo psicologo Maslow chiamava «rubricazione» – indica molto anche dell’etichettatore. Se la realtà ti sfugge di mano meglio nasconderla dietro un’etichetta, dentro un cassetto, per archiviarla e non pensarci più.

 

Meglio pensare che le domande sul caso ANGELI E DEMONI provengano da «ultracattolici», invece che aprire gli occhi e vedere che è una realtà immensa, e trasversale a tutta la società, che si sta interrogando sui terribili fatti dell’inchiesta.

 

Comunque sia,
Se mai qualcuno invece vorrà entrare nel merito dei contenuti di un convegno che vede al tavolo dei relatori insigni professionisti per una questione delicatissima, saremo ben lieti di rispondere e di accogliere e discutere eventuali argomentazioni serie.

 

Di una cosa si può stare certi: non abbiamo intenzione di «rubricare», archiviare la gravità del caso. Noi, al contrario degli altri, non vogliamo dare etichette a nessuno: vogliamo comprendere la situazione.

 

E soprattutto: vogliamo giustizia.

 

Lo staff di Renovatio 21

 

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