Cina
I 120 anni dalla nascita di Deng e lo scontro sull’economia a Pechino
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Bloccato sui social network cinesi un vecchio articolo che – elogiando le aperture del leader di ieri – invocava «più coraggio» nelle riforme economiche. Proprio il rigido controllo dello Stato è indicato tra le cause dell’attuale rallentamento della crescita. Mentre Xi Jinping utilizza l’omaggio a Deng per rilanciare i propri slogan e mettere in guardia Taiwan.
Nonostante la linea dettata da Xi Jinping in persona in un discorso per la ricorrenza del 23 agosto pubblicato sull’agenzia di stampa statale Xinhua, i 120 anni dalla nascita di Deng Xiaoping, leader supremo della Repubblica popolare cinese tra il 1978 e il 1989, sono diventati per alcuni economisti cinesi un’occasione per invocare riforme economiche più audaci. E diversi commenti sono stati censurati a causa della crescente sensibilità delle autorità alle critiche alla politica economica.
Deng è ricordato per aver dato il via in Cina a riforme storiche aprendo il suo «socialismo con caratteristiche cinesi» all’economia di mercato e agli investimenti stranieri. Un tema estremamente sensibile in una fase in cui il controllo imposto da Xi Jinping è indicato da molti come una delle cause dell’attuale rallentamento dell’economia cinese.
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Un articolo critico di uno degli economisti liberali più importanti della Cina e professore all’Università di Pechino, Zhang Weiying, è stato cancellato due volte ieri dai censori di internet, dopo essere stato ampiamente diffuso sul social network cinese WeChat. L’articolo, originariamente pubblicato nel 2018, elogiava Deng per il suo coraggio nell’abbracciare le forze di mercato anche a spese della pianificazione statale e nell’agire coraggiosamente sulle riforme, mentre cercava di «attraversare il fiume sentendo le pietre».
Anche altri articoli che non sono stati rimossi, hanno utilizzato l’anniversario di Deng per esprimere opinioni riformiste. «La Cina è di nuovo giunta a un bivio nella storia», ha affermato Wang Zhigang, un altro economista, in un articolo pubblicato online. «Solo esaminando attentamente, sistemando e raccogliendo l’eredità di Deng aprendola al futuro possiamo commemorarlo al meglio».
Lo stesso presidente Xi Jinping ha salutato Deng come «l’architetto capo della riforma socialista, dell’apertura e della modernizzazione della Cina», ma ha colto l’occasione per rilanciare i propri slogan, sostenendo che la Cina «deve andare avanti, concentrandosi sul compito di costruire un Paese forte e realizzare il ringiovanimento nazionale attraverso un’ampia modernizzazione cinese».
Facendo inoltre notare che realizzare la completa riunificazione della Cina era da tempo l’aspirazione di Mao Zedong, Deng Xiaoping e gli altri membri della vecchia generazione di rivoluzionari, Xi ha anche ribadito l’opposizione all’«indipendenza di Taiwan» per salvaguardare la sovranità e l’integrità territoriale della Cina.
Invitiamo i lettori di Renovatio 21 a sostenere con una donazione AsiaNews e le sue campagne.
Renovatio 21 offre questo articolo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia