Guerra cibernetica
Hacker russi rivendicano la chiusura del sito web dell’agenzia francese per la sicurezza informatica
Il sito web della agenzia nazionale di cibersicurezza francese sarebbe stato hackerato e temporaneamente messo offline in seguito all’arresto del fondatore e CEO di Telegram Pavel Durov a Parigi nel weekend.
Il gruppo di hacker EvilWeb, che afferma di provenire dalla Russia, ha rivendicato la responsabilità dell’hacking.
Mentre il sito web sembra ora attivo e funzionante, il canale Telegram di Baza aveva precedentemente segnalato che era inaccessibile da lunedì. L’agenzia in questione è la stessa che starebbe indagando sul caso Durov. L’imprenditore tecnologico russo potrebbe affrontare fino a una dozzina di accuse per aver presumibilmente consentito a criminali informatici e trafficanti di droga di utilizzare la sua app di messaggistica impunemente.
«L’Unità nazionale francese per la sicurezza informatica sta andando offline», ha scritto EvilWeb sul suo canale Telegram. «Francia, ti sei davvero fidata di un’agenzia del genere per condurre un’indagine?»
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In un messaggio di follow-up di martedì, il gruppo ha affermato che, sebbene non sia completamente soddisfatto della portata dell’attacco, continuerà il suo lavoro, con l’obiettivo di infliggere «il massimo danno alla Francia» e «proteggere» Durov.
Dopo l’arresto del miliardario russo, il quotidiano Le Parisien ha riferito che quasi una dozzina di altri siti web del governo francese erano stati sottoposti ad attacchi DDoS (Distributed Denial of Service), che mirano a rendere inaccessibile un server sovraccaricandolo di richieste.
Secondo i media francesi, tali attacchi sarebbero stati condotti da gruppi di hacker russi o filo-russi e avrebbero preso di mira i siti web del Servizio pubblico francese, dell’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali, del quotidiano La Voix du Nord e di altri siti web governativi.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa, che cita esperti di sicurezza informatica, si prevede che gli attacchi si intensificheranno e continueranno nei prossimi giorni.
Durov è stato arrestato sabato scorso all’aeroporto francese Le Bourget «nell’ambito di un’indagine giudiziaria» avviata l’8 luglio, secondo un comunicato stampa diffuso lunedì dalla Procura della Repubblica di Parigi.
L’indagine, avviata dall’Agenzia nazionale francese per la sicurezza informatica nei confronti di un individuo rimasto anonimo, comprende varie accuse, tra cui complicità nel traffico di droga, frode, riciclaggio di denaro e distribuzione di materiale pedopornografico.
Telegram, nel frattempo, ha insistito sul fatto che l’app rispetta la legge dell’UE, incluso il Digital Services Act, e ha osservato che le sue «pratiche di moderazione sono allineate con gli standard del settore». La società ha aggiunto che «è assurdo affermare che una piattaforma o il suo proprietario siano responsabili dell’uso improprio di tale piattaforma».
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