Sanità

Guantanamo, esperti chiedono i nomi dei medici torturatori

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Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.

 

La questione della partecipazione alla tortura da parte di medici, infermieri e psicologi della CIA durante la guerra al terrorismo dell’amministrazione Bush è ancora viva.

 

In un articolo su JAMA, Sondra S. Crosby e Leonard H. Glantz, della Boston University School of Medicine, chiedono di sapere chi fosse responsabile della brutale pratica della «alimentazione rettale».

 

Questa procedura è diventata di dominio pubblico circa dieci anni fa, ma gli autori dell’articolo ora vogliono che il personale medico coinvolto sia chiamato a risponderne. Un giudice americano ha ritenuto che «l’alimentazione rettale non può essere giustificata come pratica medica legittima».

 

«Una volta che un medico stabilisce che la somministrazione artificiale di nutrizione è necessaria dal punto di vista medico, il metodo standard per somministrare la nutrizione è attraverso un sondino nasogastrico o orogastrico, una gastrostomia endoscopica percutanea, una digiunostomia o per via endovenosa attraverso una vena profonda. L’alimentazione rettale non è più riconosciuta come una pratica medica legittima. Anche coloro che sostengono l’alimentazione forzata degli individui che partecipano agli scioperi della fame non suggeriscono mai l’uso dell’alimentazione rettale».

 

Gli autori descrivono la procedura, che sembra essere stata utilizzata circa cinque volte, come uno stupro medicalizzato, che potrebbe causare gravi danni fisici e psicologici.

 

I medici per i diritti umani hanno condannato la pratica come «violenza sessuale mascherata da trattamento medico». Gli autori di JAMA chiedono che il personale sanitario responsabile venga identificato e assicurato alla giustizia:

 

«Le organizzazioni mediche professionali devono insistere affinché i funzionari federali, incluso il Congresso, identifichino gli ufficiali medici (compresi quelli che potrebbero essere stati medici, assistenti medici e infermieri) che hanno partecipato allo stupro anale di detenuti federali in modo che le agenzie di rilascio delle licenze, o i tribunali, possano determinare se contro di loro è giustificata un’azione. Le professioni mediche non dovrebbero restare in silenzio quando i loro membri commettono atrocità sotto il pretesto della medicina».

 

Michael Cook

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

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