Geopolitica
Greta Thunberg «torturata» in una prigione israeliana: le accuse dei giornalisti
Secondo altri attivisti e avvocati, l’attivista svedese per il clima Greta Thunberg avrebbe subito umiliazioni e trattamenti severi in una prigione israeliana dopo il suo arresto a bordo della flottiglia umanitaria diretta a Gaza.
Thunberg era tra gli attivisti che hanno cercato di rompere il blocco navale di Gaza, ma le loro imbarcazioni sono state intercettate dalla Marina israeliana giovedì e venerdì. La maggior parte dei detenuti è stata trasferita nella prigione di Ketziot, nel deserto del Negev, e oltre 130 di loro sono stati successivamente deportati in Turchia.
Il giornalista de il manifesto Lorenzo D’Agostino ha dichiarato che le forze israeliane hanno lasciato i membri della flottiglia senza acqua potabile per due giorni.
«Non ci hanno mai dato acqua minerale, c’era soltanto l’acqua del rubinetto, usciva caldissima. Abbiamo protestato, sbattuto sulle porte di ferro, gridato “Palestina libera”, cantato “Bella Ciao”» scrive il giornalista del quotidiano comunista.
«Greta Thunberg è stata avvolta nella bandiera israeliana, come fosse un trofeo di guerra. L’hanno messa seduta in un angolo, gli agenti la circondavano e si scattavano selfie» rivela ancora il D’Agostino. «L’hanno messa seduta in un angolo, un poliziotto le diceva che quello lì era uno «special place for a special girl». Altri agenti le si sono messi intorno e si sono scattati dei selfie con Greta costretta dentro la bandiera».
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«Poi si sono accaniti contro un’altra ragazza, Hanan. L’hanno obbligata a sedersi davanti alla bandiera israeliana, perché la guardasse. Hanno preso a calci le persone, ci hanno ordinato di piegare la testa, guardare a terra, chi alzava lo sguardo veniva messo in ginocchio. Un attivista più anziano si è urinato addosso».
«Qualsiasi oggetto richiamasse la Palestina veniva strappato via, preso, buttato a terra e calpestato. Hanno strappato a tutti i braccialetti ai polsi. Una ragazza è stata trascinata a terra perché il braccialetto non si rompeva. Non era nemmeno la bandiera palestinese, era quella somala».
Il giornalista turco Ersin Celik ha riferito che avrebbe assistito alla «tortura» di Thunberg.
«Hanno trascinato la giovane Greta per i capelli sotto i nostri occhi, l’hanno colpita e costretta a baciare la bandiera israeliana. Le hanno fatto di tutto, come avvertimento per gli altri», ha raccontato al quotidiano.
Anche gli attivisti Hazwani Helmi e Windfield Beaver hanno sostenuto che Thunberg è stata fatta sfilare con una bandiera israeliana e «usata per propaganda» durante la visita del ministro della sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir alla prigione.
In un’e-mail riportata dal Guardian, l’ambasciata svedese a Tel Aviv ha riferito che Thunberg si era lamentata di un «trattamento duro» e della mancanza di cibo e acqua adeguati. L’organizzazione israeliana per i diritti umani Adalah ha dichiarato che gli attivisti sono stati «costretti a inginocchiarsi con le mani legate per almeno cinque ore».
Il ministero degli Esteri israeliano ha respinto le accuse, definendole «pure falsità» e affermando che Thunberg e gli altri attivisti erano «in buona salute e al sicuro». Il ministero ha aggiunto che «il loro vero scopo era provocare a favore di Hamas, non fornire aiuti umanitari».
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Immagine screenshot da YouTube