Oligarcato
Greta Thunberg offre «aiuto professionale» all’Ucraina
L’attivista climatica Greta Thunberg ha incontrato giovedì scorso il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj, nell’ambito di una proposta per formare un «gruppo di lavoro» sui danni ambientali causati dal conflitto.
La Thunberg, che ora ha 20 anni, ha visitato il palazzo presidenziale in compagnia dell’ex vice primo ministro svedese Margot Wallstroem, del vicepresidente del Parlamento Europeo Heidi Hautala e dell’ex presidente irlandese Mary Robinson.
«Abbiamo bisogno del vostro aiuto professionale», ha detto lo Zelens’kyj agli ospiti occidentali, ringraziandoli per «il patto di passi [sic] molto concreti» che invia «un segnale molto importante di sostegno all’Ucraina».
La Thunberg ha accusato la Russia di «prendere deliberatamente di mira l’ambiente, i mezzi di sussistenza e le case delle persone. E quindi anche distruggere vite. Perché dopotutto è una questione di persone».
Secondo l’agenzia Associated Press, il gruppo di lavoro proposto vuole valutare i danni ambientali causati dal conflitto, avviare sforzi per ripristinare l’ecologia dell’Ucraina e formulare «meccanismi per ritenere la Russia responsabile».
The latest person to travel to Ukraine to visit Zelenskyy — Greta Thunberg
— Benny Johnson (@bennyjohnson) June 29, 2023
Thunberg, una ragazza diagnosticata nello spettro della sindrome di Asperger, ha guadagnato la fama improvvisamente nel 2018, quando, quindicenne, ha iniziato a boicottare la scuola per protestare contro il cambiamento climatico.
In un tweet ora cancellato, la ragazzina aveva predetto la fine del mondo a causa del riscaldamento globale entro giugno 2023. In altre occasioni, la Thunberg ha dimostrato di non sapere rispondere a domande anche molto semplici da parte dei giornalisti.
A inizio anno la Thunberg era stata arrestata durante una protesta contro l’estrazione di carbone in Germania. Alcuni video, tuttavia, hanno fatto pensare alcuni osservatori che l’arresto fosse inscenato.
Come riportato da Renovatio 21, la Thunberg e Zelens’kyj l’anno scorso avevano già condiviso, sia pure virtualmente, il palco del Festival di Glastonbury, da cui avevano mandato ai fan della musica rock sguazzanti nel fango i loro messaggi politici.
Questo, dice molto sulla situazione della cultura giovanile, certo. Al contempo, dice molto anche dell’identità di fondo tra Greta e lo Zelens’kyj, entrambe creature della macchina di propaganda occidentale inflitte alla popolazione in modo martellante.
Immagine di European Parliament via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)