Geopolitica

Grande Terremoto in Papua Nuova Guinea

Pubblicato

il

Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

 

Complicato il reperimento di informazioni sui danni agli edifici e alle persone dopo la scossa dell’11 settembre. Ieri partite le prime missioni di valutazione e verifica. Nell’arcidiocesi di Madang danneggiato il tetto della cattedrale e l’università, dove sono rimasti feriti una decina di studenti.

 

 

Il bilancio delle vittime è attestato a 7 morti e 24 feriti dopo il terremoto di magnitudo 7.6 che l’11 settembre ha colpito la Papua Nuova Guinea.

 

Secondo lo United States Geological Survey la scossa si è verificata a una profondità di 61 km e a circa 67 km di distanza dalla città di Kainantu, nell’est del Paese.

 

Almeno due persone sono rimaste uccise in villaggi remoti, mentre quattro persone sono state portate in ospedale in elicottero in situazioni critiche.

 

In una miniera di Wau tre minatori sono stati sepolti vivi.

 

Altre frane sono state segnalate nelle città di Bulolo e Boana. Nella città di Madang sono crollate almeno 389 case, secondo l’Ufficio delle Nazioni unite per il coordinamento degli affari umanitari, ma la raccolta di informazioni sull’entità dei danni è stata ostacolata dall’interruzione delle comunicazioni.

 

Dai distretti più vicini all’epicentro ieri non erano ancora arrivate segnalazioni quando sono partite delle missioni di valutazione delle aree colpite.

 

«Strade, abitazioni e infrastrutture hanno subito danni. Molte aree sono ancora da verificare perché il terremoto ha colpito una zona piuttosto remota e montana, caratterizzata da valli e gole profonde», spiegano fonti di AsiaNews.

 

Le zone dove opera il PIME in Papua Nuova Guinea non sono state colpite, ma anche nell’arcidiocesi di Madang la scossa «si è sentita molto. Il soffitto della cattedrale è stato danneggiato in un paio di punti. Anche un buon numero di negozi è stato danneggiato. Da due giorni non arrivano l’acqua e la corrente in città», hanno aggiunto le fonti locali.

 

I cittadini della Papua Nuova Guinea si sono rivolti ai social per condividere immagini e video di strade crepate e oggetti che cadevano dagli scaffali dei supermercati. Un filmato ha mostrato i danni subiti dall’università di Goroka, dove una decina di studenti sono stati feriti dalla caduta di detriti.

 

La Papua Nuova Guinea è soggetta a terremoti e tsunami, trovandosi sul cosiddetto «Ring of Fire» dell’Oceano Pacifico, un importante punto di attrito tra due placche tettoniche.

 

Nel 2018 un terremoto di magnitudo 7.5 aveva provocato più di 100 morti e danneggiato migliaia di abitazioni.

 

 

Invitiamo i lettori di Renovatio 21 a sostenere con una donazione AsiaNews e le sue campagne.

 

 

 

Renovatio 21 offre questo articolo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

 

 

 

Immagine da AsiaNews.

 

 

 

Più popolari

Exit mobile version