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Grande Reset: il WEF si trova a Davos tra un mese

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Il World Economic Forum (WEF), ossia il gruppo che negli ultimi tempi si è distinto per il concetto di Grande Reset globale – un programma elaborato pubblicamente senza troppi pudori – terrà un evento virtuale dal 25 al 29 gennaio con il titolo «L’Agenda Davos».

 

Non si tratta del loro forum annuale che scocca ad ogni gennaio, la kermesse che riunisce tutte le volte i più potenti individui del pianeta. L’evento di gennaio sarà infatti  fissato, per motivi non chiarissimi,  in Asia a fine 2021.

 

Si tratterà con probabilità di un evento pensato per la manipolazione dell’opinione riguardo a scenari come quello del «Grande Reset» e della «transizione ecologica»

Si tratterà con probabilità di un evento pensato per la manipolazione dell’opinione riguardo a scenari come quello del «Grande Reset» e della «transizione ecologica», che già hanno visto negli ultimi mesi eventi collaterali di cui Renovatio 21 ha dato conto.

 

Finora, i dettagli di questa nuova «Agenda Davos»  non sono stati pubblicizzati, tuttavia sito web del WEF afferma che viviamo il momento di «fare scelte cruciali».

 

Tale momento «si sta avvicinando rapidamente come la necessità di ripristinare le priorità e l’urgenza di riformare i sistemi diventare più forti in tutto il mondo».

 

Siamo davanti all’ennesima reincarnazione del programma di eliminazione degli esseri umani in nome di un mistico «salvataggio del pianeta»

Chi segue Renovatio 21, e conosce i tentacoli della Cultura della Morte, può intuire che siamo davanti all’ennesima reincarnazione del programma di eliminazione degli esseri umani in nome di un mistico «salvataggio del pianeta».

 

La consueta riunione annuale di gennaio di Davos, come viene chiamata, è stata riprogrammata poche settimane fa per ora svolgersi «di persona» a Singapore – cioè, in pratica, a casa della Cina – dal 25 al 28 maggio.

 

Lo Stato autoritario di Singapore è ritenuto luogo dove la pandemia è stata gestita molto meglio rispetto all’Europa; abbiamo visto, di fatto, robot anti-assembramento in azione e etichette elettroniche per controllare la quarantena sui passeggeri in arrivo all’aeroporto. Cose che certo allietano i mostri di Davos,

 

Dopo lo shock dell’elezione 2016 di Trump in USA, la folla di finanzieri ultramiliardari di Davos applaudì l’ospite principale Xi Jinping come una sorta di messia salvatore: qualche domanda è il caso che iniziamo a farcela

Ricordiamo come nel gennaio 2017, dopo lo shock dell’elezione di Trump in USA, la folla di finanzieri ultramiliardari applaudì l’ospite principale Xi Jinping come una sorta di messia salvatore. Emblematico fu il titolo dato all’articolo dell’inviato del giornale di Confindustria, Il Sole 24 ore: «Xi Jinping a Davos difende la globalizzazione».

 

Gli uomini più ricchi del pianeta battono le mani al capo di un Paese retto da un Partito Comunista. A chi non è dei nostri, diciamo: qualche domanda è il caso che iniziate a farvela.

 

 

 

 

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Immagine di World Economic Forum via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-NC-SA 2.0)

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