Storia

Google cambia il nome del Golfo del Messico come vuole Trump. Ora impegniamoci a chiamare l’Adriatico «Golfo di Venezia»

Pubblicato

il

Google Maps ha cambiato il nome del Golfo del Messico in «Golfo d’America» ​​per gli utenti degli Stati Uniti, in seguito a un ordine esecutivo firmato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump il mese scorso, volto a onorare la «grandezza americana».

 

Il 20 gennaio, il suo primo giorno in carica, Trump ha ordinato ufficialmente che il golfo venisse rinominato, citando la sua importanza per gli Stati Uniti, e ha anche ordinato che al Denali, la vetta più alta del Nord America, venisse dato il suo vecchio nome, Monte McKinley, in onore del 25° presidente, William McKinley.

 

Google ha spiegato in precedenza di avere una «consolidata prassi di applicare modifiche ai nomi quando vengono aggiornati in fonti governative ufficiali».

Acquistate le Maglie Crociate

In un post sul blog pubblicato lunedì, il colosso della tecnologia ha annunciato che, dopo che il Geographic Names Information System (GNIS) degli Stati Uniti ha ufficialmente cambiato «Golfo del Messico» in «Golfo d’America», seguirà l’esempio e aggiornerà Google Maps per riflettere questa modifica.

 

Mentre gli utenti negli Stati Uniti vedranno ora «Gulf of America», in Messico Google continuerà a chiamarlo «Gulf of Mexico». È stato scritto che gli utenti in altri Paesi vedranno entrambi i nomi: «Gulf of Mexico (Gulf of America)». Una prova effettuata oggi da Renovatio 21 ha mostrato che Google Maps riporta il nome, in italiano, «Golfo d’America», come mostra lo screenshot pubblicato a corredo di questo articolo. L’azienda ha spiegato che determina il nome in base alle impostazioni di posizione dell’utente.

 

Questo approccio è simile ad altre caratteristiche geografiche controverse o dai nomi variabili, come il bacino idrico tra Giappone e Corea, denominato in alcuni contesti internazionali «Mar del Giappone (Mare Orientale)».

 

La ridenominazione del golfo ha tuttavia incontrato resistenze. La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha affermato che il Messico e la comunità globale continueranno a riferirsi al bacino come Golfo del Messico, insistendo sul fatto che gli Stati Uniti «non possono cambiare unilateralmente il nome di un bacino idrico internazionale» che era stato riconosciuto «per secoli».

 

Il golfo, che è collegato al Mar dei Caraibi e all’Oceano Atlantico, si estende lungo la costa orientale del Messico, la costa sud-orientale degli Stati Uniti e il confine occidentale di Cuba. Il nome Golfo del Messico è stato utilizzato dagli esploratori e dai cartografi europei per oltre 400 anni.

 

Il cambio di nome ha incontrato resistenze anche in paesi come il Regno Unito e il Canada, che hanno entrambi promesso di continuare a utilizzare il nome originale.

 

Mentre il cambio di nome del Golfo è stato implementato su Google Maps, il cambio di nome di Denali continua a incontrare opposizione e non è stato ancora riflesso sulla piattaforma. La scorsa settimana, la legislatura dell’Alaska ha approvato una risoluzione che esorta Trump a mantenere il nome Denali, evidenziandone il significato culturale per i nativi dell’Alaska. La risoluzione ha osservato che il nome, che significa «l’alto», è stato utilizzato per secoli e ha una profonda importanza storica.

 

Il cambio di toponimi e nomi di città avanza nei Paesi del Terzo Mondo da decenni, con confuse rivendicazioni anticoloniali o con motivazioni ancora più irrazionali e oscure. Nel 2013 il partito dell’allora presidente dello Zimbabwe Zanu PF aveva pianificato di cambiare nome a Victoria Falls – le cascate dello Zambesi al confine con la città zambiana di Livingstone – in «Mosi-Oa-Tunya» che nella lingua locale significa «il fumo che tuona».

Aiuta Renovatio 21

Casi più drammatici sono quelli delle città indiane: Bangalore è divenuta per qualche ragione Bengaluru, Calcutta è stata ribattezzata ufficialmente Kolkata, Madras (culla della prima cristianità: vi fu martirizzato l’apostolo Tommaso) è ora Chennai, per non parlare della vicenda più grottesca, quella di Bombay (luogo chiamato così dall’espressione portoghese «bom baía», «buona baia», con evidente significato marittimo).

 

A questo punto l’Italia, e in particolare la Regione Veneto, dovrebbe impegnarsi nel ristabilire il vero nome di quello che chiamiamo Mare Adriatico: ai tempi della Serenissima, il Golfo di Venezia indicava tutto il mare da Aquileia sino al canale d’Otranto, attraverso tutte le regioni italiane, la Romagna, l’Istria, le Marche, gli Abruzzi, la Dalmazia, le Puglie.

 

Perché nessuno dalle nostre parti ha il coraggio, la determinazione – e la fantasia – del presidente americano?

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine screenshot da Google

Più popolari

Exit mobile version