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Gli USA sapevano che Israele avrebbe ucciso il leader di Hamas: parla il capo dell’Intelligence iraniana
Il ministro dell’Intelligence iraniano Esmail Khatib ha accusato gli Stati Uniti di aver dato il via libera ai piani di Israele di assassinare il capo politico di Hamas Ismail Haniyeh. Khatib ha rilasciato la dichiarazione venerdì in un messaggio di condoglianze per il defunto Haniyeh, ucciso mercoledì nella capitale iraniana, Teheran, dove si trovava per l’insediamento del nuovo presidente del Paese.
Nella dichiarazione, Khatib ha condannato l’assassinio di Haniyeh, definendolo una «grande perdita» per il mondo islamico.
«L’assassinio del martire Ismail Haniyeh, eseguito dagli invasori sionisti con il via libera degli Stati Uniti, ha dimostrato ancora una volta la crudeltà del regime sionista», ha affermato, come riportato dall’agenzia di stampa IRNA.
Lo Haniyeh è stato assassinato con una bomba fatta esplodere a distanza, introdotta di nascosto nella guesthouse di un complesso sorvegliato gestito dal Corpo delle guardie rivoluzionarie iraniane (IRGC), ha riferito in precedenza il New York Times, citando funzionari che hanno parlato a condizione di anonimato. La bomba sarebbe esplosa nella stanza di Haniyeh, uccidendo il leader di Hamas e una delle sue guardie del corpo e facendo crollare parzialmente un muro esterno dell’edificio.
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Teheran e Hamas hanno entrambe accusato lo Stato Ebraico di aver compiuto l’assassinio, cosa che quest’ultimo, more suo, non ha né confermato né smentito. Tuttavia, i resoconti dei media hanno affermato che funzionari dell’intelligence israeliana hanno informato Washington e altri governi occidentali sui dettagli dell’assassinio subito dopo.
Secondo un comunicato della Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu hanno discusso di «nuovi schieramenti militari statunitensi» per aiutare Israele a difendersi da «tutte le minacce» in una chiamata di giovedì.
Durante la chiamata, il leader degli Stati Uniti ha ribadito che il suo paese rimane impegnato nella sicurezza di Israele contro l’Iran e i suoi «gruppi terroristici per procura Hamas, Hezbollah e gli Houthi».
Il ministro degli Esteri iraniano ad interim, Ali Bagheri Kani, ha dichiarato venerdì che «il regime israeliano ha oltrepassato un’importante linea rossa» uccidendo Haniyeh, e ha promesso che l’Iran «senza dubbio applicherà la legge e la giustizia» in risposta.
«Negli ultimi 10 mesi, i sionisti hanno distrutto Gaza e ora hanno esteso i loro crimini a Beirut, Teheran e Yemen… Se i criminali terroristi non verranno fermati, metteranno seriamente in pericolo la pace e la sicurezza regionale e internazionale», ha affermato, come citato dall’agenzia di stampa Mehr.
Haniyeh è stato sepolto venerdì mattina in un cimitero di Lusail, a nord della capitale del Qatar, Doha, in una cerimonia a cui hanno partecipato migliaia di persone in lutto. La Russia ha condannato l’assassinio del leader di Hamas, avvertendo che potrebbe peggiorare la situazione già tesa in Medio Oriente e indebolire i tentativi di porre fine alla guerra a Gaza.
Come riportato da Renovatio 21, contestualmente all’assassinio del leader di Hamas lo Stato degli ebrei ha effettuato l’uccisione di un altro comandante del gruppo islamista a Gaza e di un leader Hezbollah a Beirut.
Secondo quanto riportato, gli USA – che per bocca del segretario di Stato Blinken hanno negato ogni coinvolgimento con l’omicidio dello Haniyeh – avevano ad Hezbollah detto tramite canali di mediazione che Israele avrebbe attaccato il Golan ma si sarebbe fermata davanti ai piani di una «grande offensiva».
L’Ayatollah Ali Khamenei, Guida Suprema della Rivoluzione iraniana, ha promesso per la morte del vertice di Hamas a Teheran vendetta vera. L’azione di attacco dell’Iran contro Israele sembra a questo punto «inevitabile».
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Immagine di Tasnim News Agency via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International