Geopolitica

Gli USA mandano missili Patriot in Slovacchia; la Slovacchia in cambio manda gli S-300 in Ucraina

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Il presidente americano Joe Biden ha annunciato ieri che il governo della Slovacchia ha accettato di inviare i suoi sistemi di difesa aerea S-300 in Ucraina in cambio del dispiegamento temporaneo di una batteria Patriot dell’esercito americano.

 

Gli S-300, di produzione russa, possono essere manovrati da personale ucraino, già addestrato su questi armamenti.

 

«Voglio ringraziare il governo slovacco per aver fornito un sistema di difesa aerea S-300 all’Ucraina, qualcosa che il presidente Zelens’kyj ha sollevato personalmente con me nelle nostre conversazioni», ha dichiarato l’anziano uomo del Delaware.

 

«Per consentire questo trasferimento e garantire la continua sicurezza della Slovacchia, gli Stati Uniti riposizionano un sistema missilistico Patriot statunitense in Slovacchia».

 

Anche il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha accolto favorevolmente la decisione slovacca: «Sotto la mia direzione, e su invito della Slovacchia, il comando europeo degli Stati Uniti riposizionare un sistema missilistico Patriot, presidiato da membri del servizio statunitense, in Slovacchia», ha affermato  Austin.

 

«Ci aspettiamo che questa batteria e il suo equipaggio arrivino nei prossimi giorni. La loro durata del dispiegamento non è stata ancora fissata, poiché continuiamo a consultarci con il governo slovacco su soluzioni di difesa aerea più permanenti».

 

Successivamente, Austin ha parlato con il ministro della Difesa slovacco Jaroslav Nad’ «per onorare la Slovacchia per aver fornito un sistema critico di difesa aerea S-300 all’Ucraina. I due leader hanno discusso dell’importante ruolo che il sistema difensivo avrebbe svolto nel sostenere l’Ucraina e nel salvare vite umane in quel Paese», ha riportato un comunicato del Pentagono.

 

«Il ministro Nad’ ha ringraziato il segretario Austin per l’imminente riposizionamento da parte del comando europeo degli Stati Uniti di un sistema Patriot degli Stati Uniti in Slovacchia per contribuire a garantire la deterrenza e la difesa del territorio della NATO».

 

I Paesi NATO, Italia compresa, fornendo questa quantità di armi all’Ucraina stanno di fatto agendo come attori della guerra contro la Russia – una guerra che sul piano economico è bella che dichiarata, ma che, per demenza delle sue élite, l’Occidente potrebbe perdere.

 

Riguardo ai missili, la Russia ha già impiegato almeno due volte in Ucraina la tecnologia ipersonica, di cui gli americani non dispongono ma che si stanno affrettando a sviluppare anche con altri alleati, come gli australiani e i britannici che compongono il gruppo AUKUS interessato al quadrante del Pacifico, cioè alla Cina, che già disporrebbe di embrioni di questa tecnologia e la starebbe implementando perfino su droni.

 

Come riportato da Renovatio 21, Joe Biden ha dato una definizione geniale dei missili ipersonici russi:

 

«È come qualsiasi altro missile, solo che è impossibile fermarlo».

 

 

 

 

Immagine di Boevaya mashina via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)

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