Geopolitica

Gli USA hanno dato a Israele 21,7 miliardi di dollari in aiuti militari durante il conflitto di Gaza

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Un recente rapporto rivela che gli Stati Uniti hanno fornito a Israele 21,7 miliardi di dollari in aiuti militari durante i due anni di conflitto a Gaza.

 

Il rapporto, pubblicato martedì dal progetto Costs of War della Watson School of International and Public Affairs della Brown University, coincide con il secondo anniversario dell’attacco del 7 ottobre 2023, quando il gruppo armato palestinese Hamas ha compiuto un’incursione in Israele, uccidendo 1.200 persone e prendendo in ostaggio altre 250.

 

In risposta, i raid aerei e l’offensiva terrestre di Israele a Gaza hanno causato oltre 67.000 morti e circa 170.000 feriti, secondo le autorità sanitarie palestinesi. Il mese scorso, una commissione delle Nazioni Unite ha definito le azioni di Gerusalemme Ovest come «genocidio».

 

Considerando ulteriori spese del Pentagono, comprese tra 9,65 e 12,07 miliardi di dollari, per operazioni militari a sostegno di Israele nello Yemen e in altre aree del Medio Oriente, il totale dell’investimento statunitense nel conflitto di Gaza si attesta tra 31,35 e 33,77 miliardi di dollari, secondo il rapporto.

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Questa cifra, basata su dati open source, non include decine di miliardi di dollari in armamenti che saranno pagati e consegnati nei prossimi anni, in linea con accordi preesistenti tra Washington e lo Stato degli ebrei, precisa il rapporto.

 

Le armi fornite dagli Stati Uniti, come aerei da combattimento, elicotteri, missili e bombe, «sono state fondamentali per le operazioni delle Forze di difesa israeliane (IDF) e della polizia israeliana a Gaza, in Cisgiordania e oltre», si legge nel rapporto.

 

Con il loro impiego, Israele «ha inflitto un devastante tributo umanitario alla popolazione di Gaza», con oltre il 10% della popolazione dell’enclave palestinese uccisa o ferita e almeno 5,27 milioni di sfollati a Gaza e nella regione circostante, sottolinea il rapporto.

 

La settimana scorsa, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha continuato la politica di armamento di Israele avviata dal suo predecessore democratico Joe Biden, ha proposto un accordo per lo scambio di prigionieri tra Gerusalemme Ovest e Hamas, che secondo lui dovrebbe spianare la strada alla fine del conflitto.

 

Hamas ha accolto l’offerta accettando di rilasciare gli ostaggi rimanenti, ma ha finora rifiutato l’invito al disarmo. Nonostante la sospensione dell’avanzata su Gaza City, le Forze di difesa israeliane hanno ignorato la richiesta di Trump di interrompere immediatamente i raid aerei nell’enclave palestinese.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr

 

 

 

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