Geopolitica

Gli Shabaab attaccano Mogadiscio. I soldi del riscatto italiano saranno bastati?

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Un gruppo di miliziani islamisti di al Shabaab ha preso preso il controllo dell’Hotel Hayat dopo che tre esplosioni hanno scosso venerdì la capitale della Somalia, Mogadiscio.

 

Secondo quanto riferito, alcune delle esplosioni sono avvenute vicino all’hotel vicino allo svincolo KM4, una grande rotatoria situata in una parte strategica della città costiera.

 

Si dice che le esplosioni siano state seguite da pesanti spari all’hotel, con le forze di sicurezza che avrebbero cercato di respingere gli aggressori, riporta Sputnik.

 

Un giornalista somalo nella capitale ha riferito che l’attacco è stato organizzato da militanti di Al-Shabaab, che sono stati combattuti dalle forze di sicurezza all’interno dell’Hotel Hayat.

 

Il cronista scrive  che l’hotel è popolare sia tra i funzionari del governo che tra gli anziani dei clan, molti dei quali sono stati feriti nei combattimenti, incluso, a quanto riportato il capo dell’Intelligence Muhudin Warbac.

 

Abdikadir Abdirahman, direttore e fondatore dei servizi di ambulanza Aamin della città, ha detto ad Al Jazeera che nove persone hanno riportato ferite e sono state portate via dall’hotel. Citando polizia e testimoni oculari, AP ha riferito che almeno 10 persone erano state uccise .

 

Il giornalista Hussein Mohamed ha riferito che «enormi esplosioni» sono state udite all’interno dell’hotel alla fine di venerdì «mentre le forze addestrate dagli Stati Uniti Gaashan stanno combattendo con gli aggressori per porre fine all’assedio di 12 ore».

 

In video pubblicati sui social media, si può vedere del fumo che si alza nel cielo mentre il suono degli spari si insinua per le strade.

 


 

Le forze statunitensi che operano nel Paese hanno lanciato attacchi contro al Shabaab durante il fine settimana in località vicino al confine etiope. Gli Stati Uniti hanno tra le 500 e le 750 truppe nel Paese e gestiscono aerei spia e droni dalle basi aeree di Gibuti e Kenya.

 

Parti dell’esercito somalo si sono combattute nella capitale nell’aprile 2021 nel tentativo dell’allora presidente Mohamed Abdullahi Mohamed, meglio noto come Farmaajo, di prolungare il suo mandato presidenziale e aggirare l’impasse politica.

 

Il Paese sta affrontando anche prolungata siccità ha messo milioni di persone in pericolo di carestia, causando lo sfollamento di oltre 1 milione di persone all’interno del Paese. In tutto il Corno d’Africa, circa 22 milioni di persone sono minacciate dalla carenza d’acqua.

 

Come riportato da Renovatio 21, gli islamisti Shabaab hanno una lunga storia di violenza alle spalle, negli ultimi anni intrecciata anche alla strana storia della vedova Bianca Samantha Lewthwaite, cittadina britannica trasformatasi in protagonista del terrorismo globale, rimaritatasi poi con un capo shabbabbista.

 

Gli Shabaab sono coloro che hanno rapito la cooperante italiana rapita in Kenya due anni fa e convertitasi, in cattività all’Islam. Guardando il vestito Flavio Briatore, che conosce la zona per i suoi interessi impreditoriale, disse che la ragazza «si è convertita a al-Shabaab, c’è una bella differenza tra l’Islam e al Shabaab».

 

Non è possibile in alcun modo dare un giudizio di veridicità sull’opinione di Briatore, tuttavia, al di là delle questioni del foro interiore della ragazza che è libera di convertirsi a quel che vuole, il tema – politico, geopolitico, umanitario – è quello dello riscatto pagato dallo Stato italiano.

 

Come si è domandata Renovatio 21, quando ad Agosto 2020 gli Shabaab operarono un attacco stragista in un altro hotel di Mogadiscio, è lecito pensare che questi attacchi siano finanziati con il danaro del riscatto pagato dal governo Conte bis?

 

Il riscatto, negato dai personaggi allora al governo, sarebbe di circa  4 milioni di dollari, tuttavia ci fu chi disse che si sarebbe trattato invece della cifra di 10 o persino 40 milioni.

 

Che quei danari siano bastati anche per quest’altro giro di morte?

 

 

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