Guerra cibernetica

Gli hacker pubblicano un falso avviso di attacco nucleare sul sito del ministero russo per le emergenze

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Il 19 aprile, sul sito web del ministero russo per le emergenze è apparso un messaggio che potrebbe innescare un’allerta nucleare, avvertendo la popolazione di un attacco nucleare di rappresaglia NATO che avverrà intorno alla Pasqua ortodossa (il 24 aprile). Lo riporta Newsweek.

 

Il significato implicito era che la Russia avrebbe colpito per prima e gli Stati Uniti avrebbero risposto.

 

Il messaggio è apparso su un sito dei media per il Ministero delle situazioni di emergenza della Federazione Russa e includeva raccomandazioni affinché i cittadini si preparassero a un evento simili.

 

Vari organi di stampa russi, compresi quelli indipendenti dal governo, hanno riferito che l’agenzia lo ha definito opera di estranei non autorizzati.

 

Il messaggio da allora cancellato citava «dati operativi» come fonte della presunta minaccia, che secondo l’avvertimento potrebbe arrivare durante l’imminente celebrazione della Pasqua ortodossa del paese il 24 aprile.

 

I cittadini erano esortati a «portare in modo indipendente i seminterrati delle loro case, poiché così come i vicini rifugi antiaerei, in una forma abitabile».

 

Vi sarebbero state anche raccomandazioni sull’assunzione di iodio.

 

Il post hackerato, secondo quanto riferito, affermava anche che il ministero dell’emergenza avrebbe annunciato le imminenti ispezioni dei rifugi e avrebbe consigliato ai cittadini di immagazzinare carburante sufficiente al ritmo di 80 litri per veicolo.

 

Altre raccomandazioni erano che i cittadini avessero a disposizione molta acqua, nonché una fornitura a lungo termine di cibo e medicine di base.

 

Un articolo del giornale Moskovsky Komsomolets ha aggiunto che una voce con le false raccomandazioni è stata pubblicata anche su una pagina del sito dei media del ministero su VKontakte, una piattaforma social russa simile a Facebook.

 

Gli hacker hanno anche accluso un’infografica del disastro.

 

Le autorità hanno quindi dovuto spiegare sui social media che si trattava di un hackeraggio e non di vere direttive promanate per la protezione della popolazione dall’imminente attacco nucleare.

 

Quello del falso allarme è un pattern avutosi anche pochi giorni fa, quando nelle TV taiwanesi sono apparsi messaggi che indicavano l’avvenuta invasione sull’isola delle truppe della Repubblica Popolare Cinese. Sempre di questo tipo, l’allarme missilistico nucleare, ripetuto via radio e via SMS, che terrorizzò nel 2018 gli abitanti delle Hawaii.

 

Tornando alla Russia, anche in questa intrusione in un sito ministeriale possiamo vedere che, decisamente, qualcuno ci vuole portare verso materialmente alla Terza Guerra Mondiale, possibilmente di ordine atomico.

 

Chi potrebbe essere?

 

Cui prodest?

 

 

 

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